Stranamente il tuo sito e-commerce appena messo online non fattura quanto Amazon. Cerchiamo di capire perché e come sviluppare un discreto volume di affari partendo da zero.
Alcune questioni sono basilari e sono legate alla visibilità di un sito web neonato. È chiaro che se hai messo online il tuo e-commerce un mese fa, non puoi aspettarti che Google ti posizioni nelle stesse serp presidiate dai colossi storici che operano nel tuo stesso settore. Ricordati che in una serp ci sono solo 10 risultati, quindi per starci devi essere uno dei 10 migliori siti web a dire quella determinata cosa. È altresì chiaro che, specie all’inizio, molti progetti web ancora poco visibili nei risultati organici si giocano la carta dei link sponsorizzati stanziando un margine di spesa per Google AdWords o per campagne banner sui portali. È la vecchia pubblicità nella sua nuova forma. Funziona sempre.
Ok, sono visibile ma non converto
Immaginiamo che sia passato un po’ di tempo e che tu sia riuscito a sviluppare il tuo sito web in modo da renderlo visibile sui motori di ricerca. Tutto bene, il traffico organico cresce perché hai sviluppato attività di web marketing e cominciano ad arrivare i primi ordini. Goal!
Goal? Insomma… francamente mi aspettavo qualcosa in più, il tasso di conversione è decisamente basso rispetto al numero di visitatori che raggiungono il sito ogni giorno.
Cosa c’è che non va?
Controlliamo l’usabilità e la comunicazione
Questo è il momento in cui solitamente contatti l’esperto di turno che ti suggerisce di cambiare sito perché prestashop non va bene, molto meglio magento (o viceversa). Nella migliore delle ipotesi ti viene suggerito un restyling del tuo sito web. In effetti molto spesso chi si affaccia al mondo del commercio elettronico lo fa con siti web abbastanza discutibili nel CMS, nell’aspetto e nella scelta del server, quasi sempre condiviso ed economico.
Tu acquisteresti qualcosa su di un sito web che non conosci, brutto, difficile da navigare e con tempi di apertura di pagina lentissimi, solo perché lo hai trovato su Google? No, la SEO non è la panacea di tutti i mali, ed essere ben posizionati è solo un tassello importante ma non sempre determinante per il tuo successo.
Con il tempo ti accorgerai che i tuoi concorrenti non investono migliaia di euro per un server dedicato, per un CMS “fatto bene” e per un sito navigabile, solo per vantarsene al bar con gli amici. L’e-commerce non è un gioco, fai bene!
Cosa fa davvero la differenza?
Quando parti da zero, curare gli aspetti della visibilità, della corretta fruizione dei contenuti e del server, va benissimo, resta però un nodo importante da sciogliere, che fa davvero la differenza. L’ho scritto prima, c’è che gli utenti ti vedono ma NON TI CONOSCONO.
Ricordati che “essere” sul web nel 2015 non significa solo mettere a posto gli aspetti di cui sopra, ma anche e soprattutto essere presenti nelle piazze in cui il tuo pubblico di riferimento cerca soccorso. Il web è il luogo della consultazione, in cui le persone trovano ogni giorno risposte alle loro domande. È coltivando questo terreno nel tempo, che farai la differenza in termini di conversioni. Menziona il tuo brand (senza farti auto pubblicità), perché Google, che conosce bene queste dinamiche, è in grado di associare la tua partecipazione al tuo sito web, rafforzandone ancora di più la visibilità.
Sotto quest’aspetto, l’ultima cosa che ti consiglio se sei un imprenditore del web, è affidare TUTTA la tua comunicazione alla web agency di turno. Devi essere TU a far percepire e valere la tua esperienza e il tuo vissuto su blog e forum… o preferisci lasciare questo compito ad uno stagista?