La bella ragazza nella foto è Park SEO Yeon, una coreana che qualche tempo fa divenne famosa perché riusciva a guadagnare 9.000 dollari al mese lasciandosi guardare mentre mangiava per ore davanti alla webcam.
La giovane buongustaia divenne nota al mondo italiano del web per due motivi, il primo è che arrivò in prima pagina su Google per “SEO”, con buona pace dei colleghi che si dannano l’anima per arrivarci, il secondo è che la sua impresa fu un mezzo schiaffo per tutti gli operatori che lavorando sul web si trovano ogni giorno nella scomoda situazione di dover rincorrere i propri clienti, per ottenere il pagamento dei servizi svolti.
Pare infatti sia fisiologico per il professionista medio, mettere in conto almeno un paio di migliaia di euro l’anno in fatture emesse e mai saldate. Ma esiste un modo per farsi pagare sempre e da tutti?
Avvocati o note di credito?
Le agenzie o comunque le realtà più affermate, dispongono spesso di studi legali pronti ad agire per recuperare il credito verso i clienti insolventi, a patto che esista un regolare contratto o qualunque tipo di accordo legalmente valido che vincoli un committente al pagamento di una data somma di denaro come corrispettivo per i servizi portati a termine. Talvolta i contenziosi in questo senso possono andare per le lunghe, soprattutto in caso il cliente chiamato a saldare, faccia opposizione dichiarando in sede civile che il lavoro non è stato condotto secondo quanto concordato. Se parliamo di comunicazione, cause del genere possono durare parecchio, sia perché siamo in Italia (brutto da dire), sia perché di fatto è difficile dimostrare se un lavoro in comunicazione sia stato svolto a regola d’arte o meno… insomma, tecnicamente un casino, per cui spesso si lascia perdere e si emette una nota di credito, fosse solo per non rimetterci l’iva.
Che faccio, gli butto giù il sito?
Ogni tanto mi capita di leggere messaggi di (giovani) web designer che chiedono indicazioni sull’eventualità di mettere offline, quando proprio non distruggere o danneggiare pesantemente il sito web di proprietà del loro cliente che non ha rispettato gli accordi di pagamento pattuiti. Emblematico il caso del sito web di una modella che forse ricorderai, in cui erano state cambiate le intestazioni principali da “NOME MODELLA OFFICIAL WEBSITE” a “NOME MODELLA NON HA PAGATO IL WEB DESIGNER”. I più ingegnosi confabulano di inserire uno script nel codice, tale da far “esplodere” da solo il sito dopo 30 o 40 giorni. In questo modo, anche se il cliente non pagante decide di cambiare le password del sito web, il progetto ha lo stesso i giorni contati. Una vera diavoleria!
A chiunque mediti questo genere di “vendetta” digitale, suggerisco di fare molta attenzione, perché per passare dalla parte della ragione a quella del torto può bastare molto poco, infatti non è legale buttare giù il sito del tuo cliente su hosting e nome dominio di proprietà dello stesso, neanche se il sito web non è stato pagato. Insomma puoi rivalerti per vie legali, ma niente di più.
So che può sembrare una bella fregatura, ed è per questo che oggi voglio suggerirti una strada per farti pagare sempre da tutti… insomma, più o meno.
Passo dopo passo
Certo non può valere per tutti, ma perché vincolare il tuo cliente per un anno, quando puoi lasciargli decidere mese per mese se rinnovare la sua fiducia nelle tue capacità? Noto spesso che chi decide di non pagare lo fa indipendentemente dal fatto che esista un contratto. A questo punto lascia stare anche quello, prendi semplicemente accordi via e-mail ed emetti fattura di mese in mese prima di sviluppare il lavoro stabilito. Se vuoi farti pagare ogni mese, devi seguire i tuoi clienti, mostrargli che hai cura del loro progetto, non semplicemente girargli la reportistica del mese precedente insieme alla fattura da saldare. Parti da qui.
Il tuo cliente percepisce davvero che lo stai seguendo? Insomma, a volte è anche colpa delle agenzie o degli operatori che trattano i propri clienti come “fatture da incassare” e non come persone da seguire sulla comunicazione. Dall’altra parte, devi essere in grado di scegliere i tuoi clienti e saper dire no a quelli che si mostrano dubbiosi e sfiduciati in partenza, a quelli che provano “tanto per” e a quelli che non hanno la minima idea di quello che stanno cercando né do cosa hanno bisogno. Allo stesso modo evita chi fa il giro delle agenzie chiedendo preventivi a chiunque, perché probabilmente si tratta di persone confuse, che tutto cercano e poco sanno.
Quali sono i clienti che pagano?
Sono quelli che al contrario, ti contattano per le cose che sai fare tu, fatte nel modo in cui le sai fare tu. Da questa espressione puoi intuire che da un lato il comunicare costantemente la tua area di specializzazione fornendo connotati precisi circa il tuo modo di lavorare, e dall’altro una presenza costante e dedicata sulle piazze di discussione online, fa sì che aumentino i contatti da parte di persone interessate proprio a te e al tuo modo di fare.
Sotto questo punto di vista vorrei essere chiaro, una buona campagna SEO o SEM può aumentare il numero dei contatti, ma solo comunicando nel tempo ciò che ami, eviterai incidenti di percorso, come incontrare le persone sbagliate.
Conclusioni
Se vuoi farti pagare sempre, abbi davvero cura dei tuoi clienti, non vincolarli, creati connotati e comunicali nel tempo (nel tempo non vuol dire per due mesi). Diventa interessante solo per quei pochi che sapranno apprezzarti, ché come dice sempre Seth Godin, “non esistono nicchie troppo piccole”.