Quando si parla di tassonomie, molti si aspettano che esista una regola generale applicabile sempre per organizzare gli archivi di un sito web. Purtroppo o per fortuna, ogni progetto è una storia a sé, dunque In questo post proviamo a esaminare uno tra i mille modi di gestire categorie e tag all’interno di uno shop online. Per farlo, partiremo da una domanda abbastanza precisa arrivata nel gruppo dei Fatti di SEO qualche tempo fa. Diamoci dentro.
La domanda:
Ecommerce di gioielli con woocommerce.
ho la categoria orecchini
Per posizionarmi meglio vorrei creare le pagine:
– orecchini pendenti
– orecchini con perle
– orecchini verdi
– orecchini blu
– ecc….
Come è meglio farlo?
creo vari tag che assegno ai vari prodotti ed ottimizzo la pagina tag che li raccoglie tutti? (questa domanda mi pare un po’ confusa).
Credo funzioni bene ma la pagina prodotto poi avrà questi 3 o 4 tag che mostreranno queste info un pò inutili.
Mi spiego meglio: chi guarda un orecchino specifico “orecchino da cerimonia verde pendente” lo vede sia dal titolo, che dalla foto, che dalla descrizione che è verde e pendente, non so se è fantastico ritrovarsi scritto pure “orecchini verdi”, “orecchini pendenti”, “orecchini da cerimonia”.
Ok, facciamo il punto
Dunque, in questo caso proverei a tenere nel menu principale le categorie che inquadrano le tipologie digioielli, dunque ad esempio:
Orecchini – Anelli – Collane – Bracciali
Queste quattro categorie sono squisitamente verticali ed esclusive, vale a dire che ciò che sta dentro orecchini, non può trovarsi ANCHE dentro collane. No.
Le categorie potranno avere dei sottoarchivi (sottocategorie), sempre verticali. Ad esempio, sotto la categoria Anelli, potremmo avere:
Solitario – Trilogy – Veretta
A questo punto potremo ragionare per archivi di ordine trasversale, come ad esempio le categorie Brand, molto comuni negli shop online, che listano tutte le tipologie di gioielli, di una sola marca. All’interno di un archivio brand si potrebbero avere in teoria dei sottoarchivi per inquadrare tutti i gioielli di un certo tipo e di una certa marca. Dunque avremmo una categoria brand trasversale, ad esempio:
Cartier (con dentro tutti i gioielli Cartier)
Ed eventuali sottocategorie branded, ad esempio:
Anelli Cartier (con dentro tutti e solo gli anelli Cartier)
Va da sé che se il sito web rivende gioielli di una sola marca, non serviranno gli archivi brand.
I tag Prodotto
Per quanto riguarda i Tag Prodotto, si potrà inquadrare una caratteristica, come il colore, il metallo o il tipo di pietra e creare archivi trasversali che conterranno tutti i gioielli, di tutte le marche, accomunati da una caratteristica in particolare. Ad esempio:
Bracciali in argento (con dentro tutti i bracciali in argento di tutte le marche)
Orecchini con smeraldo (con dentro tutti gli orecchini con smeraldo di tutte le marche)
Quanta varietà? Quanti prodotti?
Fin qui tutto più o meno facile, ma la partita a questo punto si dovrà necessariamente giocare su quanti prodotti hai nel sito e su quanto varia sia l’offerta. Per capirci, le categorie e le sottocategorie, con annessi archivi prodotto trasversali, vanno benone se riesci a riempirli, vale a dire se puoi garantire un numero significativo di prodotti nel listing, altrimenti le pagine archivio risulteranno povere e il sito web sarà complessivamente poco meritevole di attenzione. Se ti trovi in questa situazione sarà meglio tenere anche cose diverse insieme, a patto di consegnare un listing decente a utenti e bot dei motori di ricerca.
In alternativa potrai provare a giocartela col testo a fondo pagina per provare ad evitare la valutazione come poor content, ma se la query con cui gli utenti devono arrivare ha un intento commerciale o addirittura transazionale, difficilmente te la caverai col testo se il tuo listing conta due items.
Infine ci sono le esagerazioni, quando ad esempio trovi gli archivi di tipo Bracciali blu Cartier in argento con smeraldi. In questi casi ha senso puntare direttamente sulla scheda prodotto e non su un archivio… a meno che non hai in stock decine di migliaia di gioielli.
In quel caso parliamone…