Un titolo semplice per uno degli argomenti più ostici del web. Come si ottiene la migliore struttura possibile rispetto ai contenuti di un sito web aziendale per utenti e motori di ricerca?
Trovo opportuno affrontare quest’argomento per due motivi, il primo è che molti siti web tra quelli che vedo ogni giorno sprecano letteralmente un sacco di occasioni di conversione, il secondo è che come fa notare Maurizio Palermo, quando ci riferiamo alla SEO dovremmo considerarla come l’ottimizzazione della search experience, non soltanto come un processo che riguarda la struttura lato codice.
Il concetto di prominenza
Nel momento in cui decidiamo di restituire importanza agli utenti, facendo finta che a Google gliene freghi qualcosa, possiamo riprendere e ridefinire il principio della prominence che fin ora è stato inteso come la vicinanza di una parola chiave all’inizio di un’area specifica. Ad esempio, una keyword è prominente rispetto ad un titolo se si trova a l’inizio del titolo, lo è rispetto ad un paragrafo se si trova all’inizio del paragrafo e così via.
Se puntiamo alla user experience, anzi alla “search” experience, possiamo allargare il principio della prominenza alla disposizione degli oggetti nello spazio, laddove per “spazio” intendiamo l’intero layout del sito web e per “oggetti” ci riferiamo ai link che conducono verso le aree interne.
Qual è il tuo core business?
Se vendi 15 servizi, domandati innanzitutto quali sono quelli più importanti, quelli da cui ti aspetti di fare il grosso del fatturato. I tuoi prodotti o servizi vanno gerarchizzati prima per aree, in termini relativi, poi tutti insieme in termini assoluti. Esiste una vecchia regola della pubblicità (ma vecchia) per la quale il prodotto dev’essere sempre al centro. Ecco, non mi sembra da buttar via, nel senso che l’utente che arriva sul sito deve trovare subito una strada spianata che lo conduca verso le pagine dei servizi rientranti nel core business. Agire in questo modo rende la vita più facile ad utenti e motori di ricerca, sempre più vicini.
La Homepage
Crea un menu principale che rimandi subito ai tuoi servizi o prodotti. La pagina chi siamo e quella contatti, soprattutto negli e-commerce, può essere tranquillamente defilata e occupare una posizione meno prominente rispetto ad altre. Fai capire subito di che parliamo!
Via via che si percorre la pagina iniziale del sito web, metti in evidenza le aree di maggior interesse e poi quelle meno prioritarie. Lascia che i contenuti di approfondimento siano raggiungibili dall’interno del sito, a meno che non punti ad un posizionamento specifico.
Contenuti del blog in homepage
Una buona norma per i siti aziendali è tenere gli ultimi articoli del blog in evidenza nella homepage. Questa pratica, oltre a comunicare un progetto vivo e in divenire, stimola anche il motore di ricerca a scansionare la home con maggiore frequenza. Unica accortezza: non rendere gli articoli del blog prominenti rispetto ai tuoi contenuti business.
Le tassonomie e la cannibalizzazione
Il successo di un blog interno passa per il valore che riesce a generare e trasferire agli utenti, ma anche per la sua struttura classificatoria. Se mi segui, sai che prediligo la struttura tassonomica reticolare, quella in cui gli archivi per categoria contengono articoli in modo esclusivo e quelli per tag ne contrassegnano in modo trasversale rispetto alle categorie. Una cosa alla quale devi fare moltissima attenzione è l’evitare il fenomeno di cannibalizzazione cioè, cerca di non avere due pagine web ottimizzate per la stessa parola chiave o per una molto simile. Se ad esempio hai una web agency, sarebbe una disattenzione avere una pagina “SEO” in cui proponi il servizio ed una categoria e / o un tag “SEO” che contengono articoli pertinenti con l’ottimizzazione per i motori di ricerca. Qui il problema è renderesti più difficile a Google capire a quale contenuto dare maggiore rilevanza per la chiave “SEO”.
Link interni
Lo dico sempre, sono il cuore stesso della SEO, ma anche della search experience. Se esistono contenuti che ti interessano più di altri, questi devono ricevere il maggior numero di link interni da parte dei contenuti secondari e di approfondimento. Ecco come orientare il bot di Google e fargli comprendere davvero cosa conta di più per noi. Per accertarti di aver fatto un buon lavoro puoi consultare il search console alla voce “link interni”, dove troverai proprio la classifica di tutte le pagine del tuo sito, ordinata da quella che riceve più link a quella che ne riceve di meno.
Conclusioni
In questo breve articolo ho voluto lanciarti qualche linea guida di carattere generale, ma è chiaro che ogni progetto web è un caso a sé. Resta il fatto che commettere errori in questa fase può costare molto in termini di visibilità e conversioni, ma ora veniamo a te, ti sei mai trovato nei guai ragionando su come strutturare i contenuti di un sito web? Come hai risolto?