Da poco è uscita la tanto attesa nuova edizione di Inbound Marketing, scritta da Jacopo Matteuzzi per Flaccovio Editorie. Ho colto l’occasione per scrivergli e porgli alcune domande utili a cogliere necessità e obiettivi di questo prezioso lavoro di aggiornamento.
Ciao Jacopo, ci racconti i tuoi attuali focus lavorativi?
In Studio Samo stiamo lavorando al lancio della prima scuola italiana interamente dedicata al digital marketing. Da circa un anno ci siamo trasferiti in una struttura ultramoderna, di ben 7000 metri quadri, poco fuori dal centro di Bologna, dove abbiamo a disposizione sei aule didattiche, un auditorium da 120 persone, attrezzature all’avanguardia come lavagne interattive e possibilità di trasmettere anche in streaming.
L’idea è quella di andare in controtendenza, cosa che peraltro ha più o meno sempre caratterizzato le mie decisioni. Mentre tutti hanno scoperto i corsi online con la pandemia, il mio obiettivo è riportare la gente in aula. Non sono contrario ai corsi online, sia chiaro, anzi sono stato un pioniere nel campo. Tuttavia, credo che un certo tipo di scambio di idee, interazioni e rapporti umani possano essere realizzati appieno solo in presenza.
Come è cambiato l’inbound marketing dai tempi della prima edizione?
Mi piace citare Tomasi di Lampedusa: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Come ho scritto nel libro, sebbene l’assunto di partenza dell’inbound marketing – creare contenuti di valore piuttosto che interrompere – sia rimasto immutato nel tempo, quasi tutto il resto si è evoluto. In altre parole, se il perché è rimasto identico, è cambiato il come.
Otto anni fa, quando il termine cominciò a diventare di tendenza, per alcuni consulenti era poco più di un modo “cool” per presentare ai loro clienti, sotto a un cappello nuovo, una serie di servizi già noti come SEO, blogging, social media marketing, lead generation ed e-mail marketing. Oggi gli strumenti nella cassetta degli attrezzi dell’inbound marketer si sono moltiplicati spaventosamente, così come i tipi di contenuto che puoi usare per attirare, coinvolgere e deliziare il tuo pubblico. Un esempio su tutti: il video rappresenta ormai lo standard per i contenuti web, e il formato più apprezzato dalla maggioranza degli utenti. Ci sono i reels, le live, le stories, c’è TikTok… anche il podcast sta diventando uno strumento sempre meno di nicchia.
Cosa c’è di veramente nuovo in questa seconda edizione di Inbound Marketing?
Di non nuovo c’è solo il titolo. Ho riscritto ogni singola parola. rispetto alla prima edizione ho praticamente eliminato tutta la parte prettamente tecnica sull’uso degli strumenti. La nuova edizione è interamente strategica. Non ho intenzione di riscriverlo ogni tre mesi, non appena Google aggiorna l’algoritmo o Facebook fa un cambiamento. Penso che questa edizione durerà almeno 10 anni, esattamente com’è.
L’idea è quella di fornire un framework, grazie anche all’aiuto di strumenti di design thinking, che possa essere usato per creare una strategia di digital marketing per qualunque prodotto o servizio. Per farlo, ho realizzato personalmente dei canvas che si possono scaricare gratis dal sito https://www.inboundmarketing.it/. Ma la password è scritta in una pagina del libro 🙂
E la tua vita? Fai pensieri diversi rispetto al pre pandemia?
Diversi non direi, ma tendo a pormi obiettivi, sia professionali che personali, meno a lungo termine. La pandemia ci ha insegnato che dobbiamo essere pronti al cambiamento in ogni momento, perché lo scenario che ci circonda è talmente turbolento da poter rendere inutile anche il migliore dei piani.
Nel post pandemia, trovare lavoro nel digital è più o meno facile di prima?
Per me è di gran lunga più facile. A causa della pandemia, le aziende hanno più consapevolezza riguardo al digitale. E il lavoro da remoto, anche se non in ogni caso, è ormai entrato nella cultura di massa. Le due cose insieme offrono molte più opportunità per chi lavora nel digitale rispetto al periodo pre pandemia.
Ci lasci qualche risorsa per approfondire l’inbound marketing e i temi della formazione digital?
Non posso non citare il blog di HubSpot, l’azienda che ha inventato questo metodo. Poi c’è il blog di Avinash, che è a mio avviso imprescindibile per chi si occupa di digital. La newsletter gratuita Stacked Marketer è un’altra ottima risorsa per restare aggiornati. In ultimo, tiro acqua al mio mulino, su Studio Samo ci sono un sacco di risorse gratuite, e la descrizione di tutti i corsi che facciamo sia online che in presenza.