Gli interlocutori in un progetto di marketing digitale sono tutti i soggetti che a vario titolo possono partecipare alla comunicazione del tuo sito web verso il pubblico a cui ti riferisci. Trovare gli interlocutori giusti può fare tutta la differenza. Ma quali logiche devo apprendere per trovarli? E una volta trovati, cosa gli devo chiedere?
Se lo chiedi a un SEO, 9 volte su 10 gli interlocutori sono potenziali link da ottenere. Per me questa visione è certamente valida, ma per certi versi rischiosa. Proprio in questi giorni sto studiando un progetto che ha davvero un bel profilo di link in ingresso, tutti in pagina su (tanti) siti web pertinenti. Davvero tutto molto bello, salvo che il progetto esiste da un anno scarso e al di là di questi link numerosi e perfetti, analizzando le menzioni del brand con Semrush, mi accorgo che nessuno ne parla in giro.
Se hai tanti link in ingresso, per quanto validi siano, in mancanza di un corrispettivo valore dato dalle semplici menzioni sulle piazze a tema, Google può pensare che quei link siano artificiali e di conseguenza penalizzarti, soprattutto se il progetto ha poca anzianità. Insomma, se sei appena arrivato in città e ti eleggono sindaco senza che nessuno ti conosca, è probabile che tu abbia comprato i voti, chiaro? Poi va bene, se i link arrivano dal Corriere, Repubblica, Sole24Ore e compagina bella, il discorso è diverso. In ogni caso il link è solo il primo e più elementare livello di interlocuzione in uno scambio finalizzato al marketing digitale.
Stesso pubblico, business diverso
Una buona domanda che puoi farti mentre cerchi interlocutori da coinvolgere per la comunicazione del tuo progetto web riguarda gli obiettivi percepiti da ciascuno: quali siti web si rivolgono allo stesso pubblico di riferimento pur avendo modelli di business sostanzialmente diversi dai miei? Se ti fa piacere puoi girare questa domanda al contrario, ottenendo il mio mantra:
Cos’altro interessa alle stesse persone che fanno una ricerca per una mia keyword di interesse?
Soprattutto, come posso evitare di spendere una fortuna per ottenere quattro link che magari neanche funzionano? Semplicemente, offri contenuti a chi ne ha bisogno, offri valore a chi normalmente non vende il proprio spazio. Se organizzi escursioni sul Vesuvio, puoi chiedere un guest post ai travel blogger, perché, perché sono interessanti per lo stesso pubblico di riferimento pur avendo un modello di business diverso dal tuo… il problema semmai è che il loro modello di business è chiederti soldi per ospitare un tuo articolo!
Se i software che analizzano le keywords in comune ci suggeriscono di puntare sui travel blogger, l’esperienza e il buon senso ci urlano di cercare e-commerce che rivendono accessori e indumenti per escursioni: sono siti web che spesso ospitano blog interni e che solitamente sono costretti a pagare per avere buoni contenuti. Se a queste persone offriamo una buona guida sul Vesuvio, gli avremo regalato un gran bel contenuto a tema, pertinente per il loro pubblico di riferimento. Otterremo un link gratis, magari anche un grazie!
Perché fermarti al link?
Come accennavo prima, i SEO tendono a fermarsi al link, lasciandosi sfuggire tra le dita l’opportunità di costruire una relazione profittevole per tutti. Al di là del guest post, il nostro tour operator vesuviano può proporre convenzioni sui tour: se acquisti il mio tour ti do un buono sconto per acquistare sull’e-commerce di attrezzature da trekking. In un colpo solo ci guadagna il tour operator perché offre un servizio in più gratis, l’e-commerce perché acquisisce nuovi clienti e i clienti finali, perché ottengono uno sconto su indumenti e accessori che gli servono per salire sul Vesuvio.
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E ci guadagna anche il posizionamento su Google, perché il motore di ricerca può percepire che c’è una relazione dialogica utile ai visitatori di entrambi i siti web. Se Google premia il valore non può che offrire posizionamenti migliori a chi si muove in questo modo. Vedi come il link sia in realtà solo la punta dell’iceberg? Quando ragioni sulle relazioni, punta a costruirne sempre di durature. Il web non è un corpo statico, ma un organismo in continuo divenire e in questo flusso eterogeneo di informazioni, dobbiamo saper pontificare in senso letterale, vale a dire costruire ponti.
Ora la domanda che ti faccio è la seguente: è meglio investire soldi in un ponte su cui gli utenti passeranno una volta sola o in un ponte che invece verrà utilizzato spesso come via di comunicazione tra due città?
Qui lo dico chiaramente: chi vende link di mestiere, non solo insozza il web, ma cura un business con le ore contate.