Quanto vale un backlink?

Non vorrei sembrarvi riduzionista, né tantomeno schierato, ma c’è proprio confusione su cosa significhi fare posizionamento nei motori di ricerca.

profilo backlink
profilo backlink

Partirò da un post letto nel gruppo dei Fatti qualche tempo fa:

«Sono 4 anni ormai che ogni tot vado a informarmi sui backlink. Poi vedo che i siti crescono lo stesso a colpi di contenuto e mi domando se davvero possano essere utili oppure addirittura dannosi. Tutto scaturisce dalla voglia di accorciare i tempi, però poi ci penso e non vorrei assolutamente penalizzare il mio lavoro a causa di una pratica dalla dubbia utilità. Perché dico “dubbia”? Perché i miei competitors hanno una valanga di backlinks ma io ho molto più traffico di loro senza averli».

La voglia di accorciare i tempi…

Adesso dovrei dire qualcosa di equilibrato. La persona che ha fatto questa riflessione si chiede in pratica il motivo per cui dovrebbe puntare ad accrescere il proprio profilo backlink, giacché senza farlo, lavorando unicamente sui contenuti, il sito cresce e lo fa meglio dei concorrenti che invece di backlink ne hanno a iosa. Insomma, vale la pena spostare l’attenzione su una pratica che potrebbe portare a una penalizzazione solo per crescere ancora più velocemente?

Se mi conosci, la mia risposta ti sorprenderà: Sì, può valerne la pena, anzi, certo che ne vale la pena!

Ma di quali backlink stiamo parlando?

Si tratta solo di capire la differenza tra cosa dovrebbe essere un backlink e cosa l’abbiamo fatto diventare negli anni.

Cos’è un backlink oggi: un collegamento ipertestuale che parte da un sito web con metriche di visibilità possibilmente elevate, senza attributi (rel) che ne depotenzino il valore. Servono, perché potenziano il link graph relativo al nostro sito web, favorendone il posizionamento nei motori di ricerca.

Cosa dovrebbe essere invece: un voto di fiducia che sottende a una relazione sul business tra persone che gestiscono progetti web per migliorare la vita del proprio pubblico di riferimento. Servono, perché spostano utenti da un sito web all’altro, risolvendo problemi informativi o transazionali.

Intorno alla prima visione è sorto il mercato dei backlink, che stando alle testimonianze delle persone che ho seguito negli anni, semplicemente non funzionano e se funzionano, la loro efficacia è circoscritta nel tempo e si limita a “far salire di posizione” alcuni risultati di ricerca, come se fare “posizionamento” significasse questo. Ti trovi a spendere 1.000 euro al mese per anni in cambio di report che mostrano le pagine web da cui ottieni backlink, solitamente giornali web molto ben fatti, che trattano qualunque argomento dallo sport alla politica, passando per il cinema e il meteo (come se piovesse).

Hanno sempre funzionato poco e negli ultimi anni hanno definitivamente smesso di funzionare, semplicemente perché il valore di un backlink è TUTTO nei segnali comportamentali che riesce a generare nel corso del tempo.

Un backlink che sottende a una relazione VERA tra persone VERE che concorrono a migliorare la vita dei propri pubblici di riferimento – solitamente in comune – tenderà per sua natura a risolvere problemi informativi e transazionali per molto tempo. Non si tratterà dunque di un’iniziativa cotta e mangiata, messa in piedi unicamente per generare valore in termini meramente algoritmici, ma di un’azione davvero “posizionante”, perché di fatto allargherà la portata di un brand, espandendone il pubblico su base valoriale. Ecco, quando pensi di sviluppare una campagna backlink dovresti ragionare in questo modo.

Come ragionano (invece) gli imprenditori web italiani

Solitamente chi cura progetti web, ragiona in due modi, alternativi uno all’altro:

  1. si prova la strada classica dell’acquisto backlink, prendendo spesso brutte fregature;
  2. ci si concentra sui contenuti crescendo bene, ma spesso lentamente.

La via del backlink inteso come “relazione posizionante”, viene scartata a prescindere, perché ritenuta troppo onerosa e non automatizzabile. Certo che è onerosa, certo che non è automatizzabile. Le persone che hai accanto, gli amici veri, il partner, i tuoi figli, li hai per caso ordinati su Amazon?

Sai bene quanto “costa” essere un punto di riferimento per queste persone. E quanto credi sia diverso diventarlo nel mercato in cui operi?

E ora rispondimi, a fronte di questa riflessione: quanto costa un backlink vero?

Anzi non quanto costa, quanto tempo sei disposto a investirci?

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