Oggi vi riporto l’intervista con uno degli sviluppatori web più apprezzati in questo momento nel panorama nazionale, Davide Prevosto, che con la sua agenzia Encodia, cura aspetti che vanno dallo sviluppo di applicazioni software al web design, passando per la SEO. Ringrazio Davide per la bella chiacchierata virtuale e vi auguro buona lettura.
1) Ciao Davide, innanzi tutto potresti raccontarci il tuo lavoro come se avessimo 6 anni?
Ciao Francesco,
i bambini di 6 anni al giorno d’oggi sono svegli e hanno confidenza con la terminologia relativa a web, social network e tecnologia in genere. In mezzo a loro si nasconde già lo Zuckerberg del futuro, quindi sarà bene che ricontrolli due volte il testo che ti invierò… non vorrei ricevere qualche telefonata disgustata di qualche bambino prodigio del web! ☺
Se ti raccontassi solo del mio lavoro ti racconterei una mezza bugia (oppure una mezza verità a seconda del grado di ottimismo), ti devo raccontare piuttosto del nostro lavoro, o meglio del lavoro della piccola squadra di Encodia Web Solutions che, non senza fatica, abbiamo creato nel corso degli anni e che speriamo di poter “rinforzare” nel futuro prossimo. Ti racconterò quindi del lavoro di Erik D’Ercole, del nostro prezioso collaboratore esterno Valerio Monti (vm-web.it) e infine del mio ☺
Tranquillo! Sarà un racconto molto breve e il più possibile “semplice”. Per l’80% del tempo sviluppiamo. Ovvero restiamo incollati allo schermo parecchie ore di fila a buttare giù righe di codice.
Ci occupiamo di realizzare siti Internet, applicazioni web e e-commerce, sia completamente “custom” che basati su CMS open source. Oltre a scrivere codice, ci occupiamo anche di amministrare i server e i servizi di alcuni clienti (web, posta, ecc).
Quando ci dice bene scriviamo progetti “custom”, ad esempio in questo periodo stiamo seguendo lo sviluppo di un paio di web applications di cui siamo particolarmente orgogliosi.
Naturalmente strizziamo l’occhio all’ottimizzazione per i motori di ricerca, per la quale collaboriamo spesso con professionisti ed agenzie SEO.
2) La cosa più bella e quella più brutta di lavorare con il codice
Il pro (e il contro, allo stesso tempo) è quello di poter risolvere lo stesso problema in tanti modi, quindi è richiesta, oltre alle conoscenze e alle “best-practice”, una certa dose di creatività.
La cosa più difficile è, a volte, il dover mettere mano a codice scritto da altre persone. In certi casi si fa davvero fatica a capire perché sia stata adottata una determinata soluzione piuttosto che un’altra.
Per fortuna capita sempre più di rado e, anzi, capita sempre più spesso di trovare codice scritto in maniera impeccabile: in quel caso c’è solo di che imparare.
3) Quali caratteristiche deve avere un tema wordpress per essere seofriendly?
– caricamento veloce della pagina
– codice html5 e css3 ben formato senza errori
– markup con microdata
– responsive design
– buona user experience
– buona struttura di navigazione con link interni, breadcrumbs e gerarchie
– integrazione con i social
– compatibilità con i plugin di terze parti. Ad esempio WordPress Seo by yoast
– corretta gestione della gerarchia dei TAG di heading
– corretta impostazione della paginazione
– corretta gestione del TAG alt, anche al di fuori delle immagini presenti nel corpo dei post
– adeguata possibilità di localizzare il template nella lingua desiderata
4) Quali sono i criteri secondo cui scegli il tipo di servizio hosting da consigliare?
Sicuramente la professionalità e i tempi rapidi dell’assistenza giocano un ruolo fondamentale, specialmente per server dedicati e servizi più “critici”. Il prezzo è sicuramente uno dei criteri di scelta a parità di caratteristiche, ma non è necessariamente il primo fattore da valutare.
5) Come ti poni rispetto alla condizione di noi donne in questa modernità incompiuta?
Restiamo in tema, ti rispondo con un link: http://bit.ly/1E7GMKp
6) Infine, dillo a tutti, qual è il tuo messaggio ai giovani web developer?
Che responsabilità! Che dire ai più giovani? Innanzitutto che siamo fortunati! Siamo molto fortunati, perché facciamo un mestiere in continua evoluzione, per il quale si deve necessariamente restare aggiornati. Annoiarsi è davvero improbabile!
Credo che sia fondamentale confrontarsi, cercare di avere un rapporto cordiale con i colleghi: a volte le castagne dal fuoco le levano loro! Partecipare ai gruppi di discussione e alle community credo che sia un buon punto di partenza per creare la propria “rete di amicizie”.
Ah! Dalla regia mi suggeriscono anche: studiare. Vabbé ma non era forse scontato? :p