A voler essere puntigliosi e forse un po’ nazisti, informare significa comunicare o comunque trasmettere a qualcuno notizie di attualità, mentre per intrattenimento ci si riferisce a tutte le attività di comunicazione progettate per catturare l’attenzione del fruitore a tempo indefinito. Un giornale informa, uno spettacolo comico intrattiene.
Per essere meno manichei troviamo che le acque si confondono nella misura in cui un giornale o un programma televisivo giornalistico non si limitano a informare – o non lo fanno proprio – ma traducono intrattenimento su argomenti laterali rispetto al flusso delle notizie. Allo stesso modo puoi assistere ad uno spettacolo comico in cui il mattatore inizia un monologo citando una notizia di attualità. Cosa è informazione, cosa intrattenimento?
Bugo e Morgan a Sanremo
L’esempio di San Remo mi sembra un bell’ibrido di informazione e intrattenimento. Il contenuto informativo – le canzoni – durerà tre quarti d’ora, ma per fruirlo devi sciropparti 4 ore di spettacolo (a sera) per una settimana. Ma l’intrattenimento non è solo negli interventi di Fiorello, infatti anche lo show di Bugo e Morgan cessa di essere “informazione musicale” asettica per diventare approfondimento puro nel momento in cui Morgan inizia a cantare un testo a sorpresa, denigratorio nei confronti del suo partner. L’abbandono del palcoscenico da parte di Bugo contrassegna e definisce un climax degno di una pièce teatrale.
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E ancora di più mi domando, cosa è informazione, cosa intrattenimento?
Ma proprio quel gesto drammaticamente teatrale, in risposta all’attacco canoro di un Morgan che sembra venir fuori da un’opera di Shakespeare, diventa la notizia più diffusa da televisioni, radio, siti di gossip e urlatori da strada. L’informazione si trasforma in intrattenimento e l’intrattenimento torna ad essere informazione in un ciclo che come quello dell’acqua ha i propri tempi, le proprie condizioni.
Le notizie che intrattengono
Dunque ciò che nasce come elemento di informazione può intrattenere e ciò che intrattiene può diventare notizia. Mi vengono in mente gli spettacoli di Marco Travaglio che in teatro tiene il palco per un’ora e mezza di monologo brillante veicolato da fatti di cronaca politica e giudiziaria. Le persone, principalmente i suoi fan, apprendono più notizie di attualità attraverso un format impregnato di elementi grotteschi e punti di vista ironici, che leggendo dieci giornali o seguendo trasmissioni di approfondimento, in cui pure Travaglio viene spesso invitato.
Da qui emergono almeno due aspetti fondamentali della comunicazione:
- Informare per informare non funziona,
- Il giornalismo è sempre un punto di vista.
E quindi?
Se ti chiedi cosa c’entra questa dissertazione in un blog che tratta argomenti di marketing, probabilmente sei un comunicatore che sta bello comodo nell’emisfero sinistro del proprio cervello. Guardi le lancette dell’orologio e concludi che sono le 8:30 del mattino, intanto pensi che il tuo vicino di casa, l’emisfero destro sia un deficiente, perché quando vede un orologio non capisce che ora è, ma si pianta lì ad osservare lo stile delle lancette. Vorrei intanto dirti che a tua parziale insaputa, l’emisfero destro pensa che il sinistro sia completamente pazzo (e probabilmente ha ragione), poi vorrei sottolineare che se ti occupi di marketing, ma non di comunicazione sei come un emisfero sinistro che finge l’inesistenza del destro.
La comunicazione non è solo la più primordiale e imprescindibile delle attività umane, ma è la malta che tiene insieme intrattenimento e informazione, che le rende interdipendenti, che traduce e tradisce continuamente i nostri pensieri, rendendoci stupidi nel senso dello “stupor” cioè della condizione di sorpresa nell’apprendere ciò che ci disorienta.
E quindi la chiosa è che devi tenere tutto insieme, sempre. La comunicazione efficace si muove in perfetto equilibrio tra elementi di intrattenimento, informazione e formazione. Il campo della formazione sarà oggetto di futuri approfondimenti, quindi non preoccuparti se qui non ne trovi traccia, piuttosto, per posizionare il tuo brand devi trovare l’equilibrio giusto tra ingredienti diversi e correre il rischio di apparire troppo ingessato o eccessivamente ludico. Sbaglia, impara.
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