La cura dei contenuti di qualità (e utili).

Ilario Gobbi

Ilario Gobbi

Oggi dopo eoni passati sulle principali community del settore digital, mi trovo a tributare un doveroso ringraziamento ed una menzione d’onore per Ilario Gobbi, una presenza davvero costante e pervasiva nel “panorama” dei SEO e dei content curator.

Un webwriter a tutto tondo che si è guadagnato (e ci mancherebbe) di raccontarci un pezzetto della sua vita professionale.

 

Ciao Ilario, ci racconti i tuoi focus lavorativi?

Ciao, grazie per questo spazio!

Mi occupo dell’ottimizzazione SEO dei progetti web, in particolare per quanto riguarda l’acquisizione di link di valore in linea con le proprie esigenze e la realizzazione di testi ottimizzati per i motori di ricerca.
Per quanto mi riguarda cerco di contribuire alla divulgazione in merito alla SEO attraverso i miei canali social, il mio podcast e il mio sito professionale www.ilariogobbi.it.

Gestisco anche un canale Youtube, I Miti del Tubo, che per il momento è focalizzato sulla divulgazione culturale.

 

Esiste davvero la SEO copywriting? E come la definisci?

Nella concezione di molti, il copywriting SEO si limita alla scelta delle parole chiave e al loro impiego nel testo per sbloccare ipotetiche “leve” degli algoritmi dei motori di ricerca che permettono di posizionarsi in maniera soddisfacente.

Per questo si tende a confondere il copywriting SEO con pratiche deprecate quali il keyword stuffing, tutta meccanica e niente anima per quanto riguarda la conoscenza del settore e del target al quale ci si rivolge.

Per quanto mi riguarda, la SEO copywriting consiste nella comprensione delle esigenze del pubblico al quale ci si rivolge e nella realizzazione di contenuti in grado di soddisfarli, concepiti per essere facilmente interpretati dai motori di ricerca. Unisce quindi capacità di esposizione e persuasive proprie del copywriting con la conoscenza dei meccanismi dei motori di ricerca, per produrre contenuti utili alle persone e soddisfacenti per Google & co.

 

Meglio un contenuto di qualità o un contenuto utile?

Un contenuto può essere di qualità secondo gli standard che noi attribuiamo a questa definizione, ma non rispondere a una vera e propria esigenza di un ipotetico destinatario.

In questo caso abbiamo dei materiali indubbiamente appaganti per l’autore, ma non altrettanto per gli utenti del sito.

Un contenuto utile non è necessariamente di qualità: significa strettamente che riesce a rispondere alle esigenze del pubblico a prescindere che sia in sé per sé buono o meno.
Da autore preferisco i contenuti di qualità, ma come utente punto a un contenuto che sappia fornirmi la risposta che cerco nel minore tempo possibile.

 

Il posizionamento dipende dal contenuto in sé o dal trust del sito web?

Da entrambi. Ho visto contenuti di ottima qualità, esaustivi e realizzati da persone con esperienza, venire dopo contenuti non altrettanto curati ma appartenenti a siti dai brand riconosciuti come autorevoli, dal traffico abbondante, dal portafoglio link autorevoli, che godono quindi di un certo “trust” nei confronti di Google.

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Suggerisco quindi da un lato a puntare alla realizzazione di contenuti di alta qualità, dall’altra di curare il successo di un progetto web a 360 gradi, in modo che il posizionamento possa essere supportato da tutti gli elementi che lo compongono.

 

Quali sono i piani editoriali più difficili da realizzare?

A mio parere, quelli nei quali la concorrenza è affermata da anni e si cerca di guadagnare autorevolezza quando ancora il brand non è in grado di sostenere le proprie ambizioni.

Oppure, quelli nei quali i brand non hanno alcuna identità da fare emergere, e ciò porta a realizzare piani editoriali poco incisivi.
Oppure – per esperienza personale – quei settori molto specifici (es. certe nicchie industriali) per i quali non è disponibile in rete abbastanza documentazione appropriata, in quei casi in cui il cliente non riesce a fornire al copywriter SEO materiale sul quale lavorare.

 

Cosa ci consigli di studiare per intraprendere questa professione?

L’esperienza diretta riveste un’importanza cruciale per sviluppare delle competenze pratiche in questo settore. Suggerisco di partire da progetti personali e piccole commesse per prendere confidenza con i meccanismi dei motori di ricerca.

Tra i libri in italiano più autorevoli che conosco ci sono “SEO e SEM. Guida avanzata al Web marketing” di Marco Maltraversi, “Manuale di SEO Gardening” di Francesco Margherita, e “The Art of SEO” tradotto recentemente da Jacopo Matteuzzi e Flavio Mazzanti per Flacowski.

Tra i blog in inglese più autorevoli del settore suggerisco di seguire il blog di Moz, Search Engine Land e ovviamente il Official Google Webmaster Central Blog.

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