Quali sono gli effetti della guerra in Ucraina sulle infrastrutture internet, in particolare quando parliamo di neutralità digitale? La domanda è stata posta, in maniera trasversale, al RIPE NCC.
Quello tra Russia e Ucraina è un conflitto che ha, purtroppo, inaugurato una nuova dinamica bellica, combattuta non più solo nelle strade, ma anche su internet.
Se sono cronaca nota ai più i tentativi di indebolire le forze avversarie attaccando le infrastrutture informatiche, sono saltate alla luce ulteriori preoccupazioni e il fatto che siano argomenti di nicchia non è indicativo delle gravi conseguenze cui potrebbero portare se non si agisce tempestivamente per arginare i possibili danni.
Cosa è stato effettivamente sottoposto al RIPE NCC
Ci riferiamo in particolare alle preoccupazioni espresse dal deputato ucraino Oleksandr Fedienko al RIPE NCC, il RIR che assegna gli indirizzi IPv4 e IPv6 in Europa, Medio Oriente e Asia centrale, circa la neutralità di internet e, soprattutto, la paura che possano
essere proposti aggiornamenti dei registri sotto minacce o pressioni esterne.
Il RIPE NCC ha accolto le preoccupazioni del deputato e, in una lettera del 20 ottobre, ha condiviso un documento che, partendo dal conflitto in corso in Est Europa, amplia la prospettiva e riflette sulla legittimità delle richieste proveniente dalle cosiddette distressed regions.
La preoccupazione maggiore è appunto quella che tali richieste vengano effettuate sotto pressioni e minacce. Il RIPE NCC si è interrogato su due punti in particolare:
- Quali sono i criteri da adottare per identificare le aree in cui vi è una instabilità politica, sia essa di tipo bellico o meno;
- Quali ulteriori misure possono essere intraprese per bloccare le richieste illegittime e allo stesso tempo fare in modo che quelle valide procedano lungo un corso privo di ostacoli.
Aree di conflitto: Parametri di identificazione secondo il RIPE NCC
Cosa si intende per area in pericolo? Il RIPE NCC sottolinea che per identificare tali regioni non si affida al senso comune e alle etimologie, ma si avvale di fonti indipendenti e pubbliche.
Attuali misure di verifica richieste e ulteriori misure da prendere (conclusioni)
Il RIPE NCC attualmente già verifica la legittimità delle richieste che le vengono sottoposte, controllando la persona che fa richiesta, la registrazione delle aziende interessate e arrivando a richiedere i documenti di riconoscimento delle persone che fanno richiesta.
Si è tuttavia coscienti che queste misure possono comunque far passare richieste illegittime, laddove alla base di tali richieste vi sia una minaccia o pressioni di cui il RIPE non può avere contezza con questi controlli.
Alcune delle misure che su cui riflettere, secondo il RIR che regola l’assegnazione degli IP in Europa, sono il blocco totale o parziale delle richieste di aggiornamento quando provengono dalle aree identificate come in distress, e il coinvolgimento delle istituzioni governative di tali regioni per validare le richieste.
L’argomento è stato affrontato anche il 26 ottobre al RIPE Meeting: staremo a vedere se verranno individuate ulteriori contromisure per garantire la neutralità digitale e vi faremo sapere ulteriori sviluppi in merito.