Oggi vorrei parlarti di Scrapebox, un software davvero interessante, sopratutto per le sue funzioni di scraping, harvesting e analysis più che per quelle di spamming per cui è tristemente famoso. Andiamo con ordine, seguendo il ragionamento del grande Danilo Petrozzi che ci racconta tutto in questo video.
Scraping
La prima funzione per cui Scrapebox è utile è lo scraping di parole chiave: data una keyword in input, genera uno sciame di chiavi secondarie effettuando una serie di query ricorsive. Esiste un tool free che sembra avere un funzionamento simile, il keywordshitter. Già solo questo tool potrebbe esserti utile in fase di ottimizzazione o di composizione, ma andiamo avanti.
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Harvesting
Questa è la funzione secondo me più interessante di Scrapebox, perché date le keyword risultanti dallo scraping, il software scansiona i principali motori di ricerca per estrarre tutti i siti web in cui tali key sono presenti. In pochi minuti il nostro adorabile amico fa un lavoro che potrebbe richiederti settimane, a patto però che i tuoi IP siano freschi… ok, parliamone.
Acquistare proxy o cercarli gratis?
Cominciamo col dire che per fare un buon harvesting occorrono IP freschi. Per compiere il processo descritto, infatti, bisogna effettuare un’enorme quantità di query a Google. Dal momento che scrapebox effettua questo lavoro molto velocemente, il rischio (la certezza in realtà) è che usando il tuo IP verresti bannato in poco tempo. A questo scopo esiste una funzione interna che consente di cercare ed utilizzare proxy free disponibili in rete. Perfetto, solo che tali proxy, così come sono gratis per te, lo sono per tutti, quindi non funzioneranno granché bene. La soluzione può essere acquistare proxy anonimi che non siano già entrati nei filtri antispam di Google.
Consulta questa guida a tutto lo spam.
Se stai cercando proxy del genere puoi scegliere tra diverse aziende che offrono questo servizio a pagamento, tra queste ti consiglio:
- ninjaproxies.com
- buyproxies.org
- proxyrack.com
Alla fine di un buon harvesting, se la pesca è andata bene ti ritroverai alcune centinaia di siti web con le caratteristiche che avevi selezionato in partenza. Ok, cosa ce ne facciamo adesso?
Analysis tools
Scrapebox consente di effettuare una serie di valutazioni su questi siti web, alcune tramite i suoi algoritmi di base, altre tramite add-ons scaricabili direttamente dal sito web di scrapebox. Ta queste ti segnalo:
Alive check: comodo add on che effettua un’analisi veloce delle url “harvested” e rileva subito quali di questi siti web esistono e quali no.
Alexa Rank: Verifica il rank di Alexa per le url selezionate
Backlink checker: consente di verificare quali backlink arrivano sulle url selezionate. Utile, ma va implementato. Meglio forse usare altri software preposti a tale scopo.
Link extractor: se vuoi un conteggio preciso di tutti i link che puntano fuori o dentro per ogni singola pagina selezionata, questo tool fa al caso tuo. Semplice tutto sommato, ma estremamente utile, fosse solo per il risparmio di tempo.
Spamming tools
Ed eccoci alla funzione tanto discussa di Scrapebox, quella che consente di inviare automaticamente centinaia di comment link verso i siti selezionati. Una volta dati in input i vari file di testo con i nomi, gli indirizzi email (se vuoi il software te li genera automaticamente), i commenti (che puoi realizzare con un buono spinner) e le url da inserire nel campo “sito web”, il software procede all’invio automatico. Il problema di questa funzione è che fondamentalmente è inutile, perché pur settando un buon filtro captcha solver, i commenti sui siti web autorevoli sono sempre soggetti a moderazione e difficilmente chi si occupa di quest’aspetto approverà un tuo commento in cui il testo è solo marginalmente pertinente con l’articolo, con chiave esatta al posto del nome e con un link ad una pagina interna nel campo sito web. Insomma, non è il massimo della credibilità, ma ritieniti fortunato per questo, perché Google potrebbe anche penalizzarti se tu riuscissi a “piazzare” in poco tempo tantissimi comment link, questo nonostante abbiano l’attributo nofollow.
Conclusioni
Quello che in sostanza ritengo essere l’utilizzo migliore di Scrapebox è usare la funzione harvesting per selezionare canali di qualità con i quali intavolare rapporti di partnership e digital PR, allo scopo di ottenere menzioni, link naturali e guest post. Insomma, usa il software (e il buon senso) per crescere davvero.
Purtroppo i proxies di qualità costano uno sproposito.
Ho utilizzato i proxies di Trusted Proxies, con Advanced Web Ranking (che in un certo senso, dato un sito web ed una lista di keyword, può recuperare tutti i siti in cui le keyword sono presenti… da 0 a centinaia, a seconda delle impostazioni. Solo che la funziona si chiama “Top Competitors). Ti cambiano la vita per i tempi ridotti con i quali si ricevono i risultati ma… vale l’investimento?
Forse per un’azienda si, ma per un libero professionista…
Ciao Marco,
può valer la pena nella misura in cui l’investimento ti da l’opportunità di crescere. Naturalmente solo un matto butterebbe via dei soldi, senza valutarne prima per bene il rapporto costi/benefici. 🙂
Certo, in una fase storica dove gli indirizzi IP sono diventati merce molto rara, i costi non sono affatto trascurabili.
Interessante articolo Fra. Rimanda ad una nostra conversazione.. 🙂
Salve grazie per il contributo.
Vorrei sapere se è lecito e possibile usare scrapebox come segue.
Il mio obiettivo è collezionare email per attività di DEM
le email che cerco sono ovviamente pubbliche e riportate all’interno di determinati siti. (per esempio tutti gli avvocati di una certa città).
Queste email sono riportate nelle pagine del sito ma organizzate in schede e sottoschede che andrebbero aperte e cliccate singolarmente per poi fare un CTRl+C CTRL+V dell’indirizzo e così via migliaia di volte. Questa attività porterebbe via settimane di lavoro.
Vorrei sapere se con il tool “Grab email” o con altro sistema è possibile effettuare questa operazione e se tale operazione è considerata legale in Italia.
Grazie mille
Come software direi che funziona. Poi che lo spam sia eticamente scorretto è un altro discorso. No?