Chrome con MathML
Google Chrome 24 per Windows, Mac e Linux è finalmente disponibile. Scaricabile dal sito ufficiale o tramite gli aggiornamenti “silenziosi”, questa nuova versione del browser della casa di Mountain offre un leggero miglioramento delle prestazioni con i JavaScript.
Secondo quanto dichiarato da Google a novembre, questa versione dovrebbe essere all’incirca il 26 percento più veloce di Chrome 15, che venne distribuito oltre un anno fa. Sarà quindi interessante vederlo all’opera contro gli altri browser, in particolare Firefox 18 con IonMonkey. La novità maggiore però riguarda gli sviluppatori, in quanto questa è la prima versione stabile a supportare il linguaggio di markup MathML (Wikipedia). Presente inoltre il supporto sperimentale CSS Custom Filters.
Lo scorso novembre l’azienda aveva affermato di aver “fatto alcune modifiche dal lato server per Google Cloud Print in modo che il box di selezione della stampante in Chrome si carichi due veloce più rapidamente. Stiamo anche lavorando per abbassare il tempo di avvio del browser e su test automatici che ci permettano di scovare le modifiche al codice che potrebbero rallentare il browser”.
Chrome 24 è inoltre più sicuro, con ventiquattro (neanche a dirlo) falle di sicurezza in meno. Gli sviluppatori hanno chiuso 11 vulnerabilità classificate come High, 8 di livello Medium e 5 di tipo Low. Sono stati 6000 i dollari distribuiti ai ricercatori di sicurezza che hanno segnalato problemi.
Google ha anche aperto il canale Beta di Chrome per Android, distribuendo la versione 25.0.1364.8 sul Play Store (accessibile solo da link diretto, non dalla ricerca). L’obiettivo è quello di permette anche agli utenti comuni, ma più appassionati e competenti, di testare le novità e i miglioramenti che poi saranno verosimilmente integrati nella versione stabile.
Questo permetterà a Google di ricevere un feedback maggiore e di conseguenza di lavorare con più rapidità ed efficacia. L’aspetto importante è che la versione stabile di Chrome e Chrome Beta possono essere installate sullo stesso dispositivo, fianco a fianco.
La versione Beta attuale dovrebbe portare alcuni miglioramenti nelle prestazioni JavaScript e nel supporto HTML5, anche se Google ricorda che ha diversi problemi tra cui emergono prestazioni inadeguate con Galaxy Nexus e Nexus S, oltre a problemi con specifiche versioni dei driver delle GPU Qualcomm.