Il titolo di questo articolo omette volontariamente di parlare di un’attività in particolare, perché il ragionamento che ti propongo oggi vale un po’ per tutte le branche della comunicazione sul web.
Qualche giorno fa, un utente membro dei Fatti di SEO ha domandato al gruppo informazioni su come chiedere un preventivo per il suo sito web, non avendo l’esperienza necessaria per capire di chi fidarsi. Lo stesso utente chiedeva nel post, come fare a capire quale fosse il corso SEO migliore.
Nelle policy dei Fatti di SEO è stabilito espressamente di non richiedere preventivi in modo diretto, né informazioni sulla qualità di un servizio o sul valore di un professionista. Se esiste una regola del genere è per evitare che il gruppo divenga un mercato nero di informazioni in cui si possa sfruttare la visibilità del canale per fini di vendita diretta o peggio, esprimere giudizi negativi su di un’azienda concorrente solo perché è appunto “concorrente”.
Come faccio a fidarmi?
L’utente di cui sopra, afferma di non riuscire a capire se un consulente SEO o un web designer faccia davvero al caso suo, perché è chiaro che nei siti web personali ciascuno parla bene di sé. Insomma, ci mancherebbe che sul mio blog scrivessi che non so fare il mio lavoro! Ma chiedere un preventivo in un gruppo pubblico è più sicuro? Ti mette davvero al riparo dalle fregature? Insomma, un imbroglione o un operatore improvvisato non potrebbero contattarti in privato e proporsi dopo aver letto la tua richiesta di preventivo sulla pubblica piazza?
Certo, potresti usare il gruppo per chiedere opinioni sull’operatore in questione, ma ti ritroveresti a camminare su di un campo minato, perché purtroppo non puoi essere certo nemmeno dei commenti messi in pubblico. Chi mi sta dicendo che posso fidarmi? Un concorrente? Un ex cliente? E perché? E allo stesso tempo, posso fidarmi di chi mi sconsiglia quell’agenzia o quel corso? Come faccio a sapere se chi mi dice peste e corna non è semplicemente invidioso?
La conoscenza è potere
Nemmeno mi convincono fino alla fine, tutti quei post che ogni tanto spuntano fuori sul come difendersi dai fuffaroli, in cui trovi scritte le caratteristiche degli operatori di cui non devi fidarti. Secondo me un cattivo lavoro può essere sviluppato anche da chi non risponde ai requisiti del fuffarolo DOC.
A questo punto dovresti metterti a studiare per valutare correttamente l’operato e le parole del consulente che ti si propone, magari però di queste cose non ne capisci niente e non puoi permetterti di distrarti dalle attività di cui ti occupi ogni giorno per il tuo business. Tranquillo, non devi farlo. Non serve che diventi un SEO per capire a chi affidare la SEO del tuo progetto, piuttosto occorre che tu investa un po’ del tuo tempo a leggere cosa i SEO scrivono, come si pongono rispetto alle domande che gli vengono fatte, qual è la loro attitudine al servizio.
Credo veramente che la pazienza di frequentare una piazza digitale come un gruppo su Facebook, sia un buon investimento, intanto perché si assorbono informazioni importanti che sono alla portata di tutti (a volte non occorre la tecnica sopraffina per migliorare le cose), poi perché stando a contatto con chi risponde, leggendo quello che emerge tra le righe, puoi senz’altro arrivare a farti un’idea chiara del valore di questo o di quel consulente, di questa o di quell’agenzia.
Un’idea a ragion veduta
La maggior parte delle idee che ci facciamo sulla realtà, non sono motivate da riscontri empirici, ma da semplici sensazioni. Scelgo quel consulente perché “a pelle” mi sembra valido. Secondo me è importante l’investimento esplorativo, il cui costo è un po’ del tuo tempo ogni giorno per un pario di settimane. Questo tempo può essere sufficiente a valutare un operatore web consentendoti di sceglierne uno che abbia le giuste attitudini per il tuo progetto, oltre che una buona cognizione di causa. Investi tempo… oppure perdi tempo… e soldi.