BMV Canvas, di Mattia Esposito

Mattia Esposito è Founding & Managing Partner per Up2lab Startup Studio, Innovation Manager per MIMIT e UNIONCAMERE, Project Manager ISIPM, Business Model Expert, Startup Mentor.

Autore libro “BMV Canvas”, edito nel 2023 da Flaccovio. Gli ho posto alcune domande sul libro e sul metodo di pianificazione strategica, e sono davvero felice della sua partecipazione.

Ciao Mattia, ci racconti i tuoi attuali focus lavorativi?

In veste di Managing Partner di Up2lab Startup Studio, carica che ricopro da Luglio di quest’anno, sto operando un profondo rinnovamento dello studio e ampliamento delle aree per noi strategiche. In particolare abbiamo aggiunto una serie di consulenti specializzati nelle tecnologie emergenti, come l’A.I., e partner internazionali per fare crescere sempre di più quello che è il servizio core di studio: la pianificazione strategica e la conseguente realizzazione di documenti come il Business Plan. 

Da Ottobre sono inoltre stato inserito nell’elenco dei Manager dell’Innovazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (M.I.M.I.T.) e in questi giorni sto selezionando e scegliendo quale azienda accompagnare per i prossimi mesi in un percorso volto all’innovazione.

Come hai strutturato il libro “BMV Canvas” e a chi si rivolge?

Abbiamo strutturato il libro seguendo un percorso pratico e collaudato, lo stesso che adottiamo nel nostro studio per guidare i nostri clienti. Questo percorso è pensato per assistere passo dopo passo l’aspirante fondatore e imprenditore attraverso tutte le fasi essenziali nell’elaborazione della propria idea imprenditoriale. L’obiettivo finale è la realizzazione del BMV Canvas, un modello articolato in 9 blocchi che esamina ogni aspetto strategico di una startup. Assegnando un punteggio a ciascuna area, il BMV Canvas offre una valutazione che aiuta a prendere decisioni più oggettive. Questo libro è rivolto non solo a chi desidera sviluppare e lanciare la propria idea di business, ma anche a consulenti e figure professionali nell’ecosistema delle startup italiane, inclusi investitori e advisor.

Quali sono in genere i punti più delicati all’interno di una pianificazione strategica?

Sicuramente l’analisi del mercato, della domanda attuale e di quella potenziale. Senza un corretto sizing del mercato, sia a livello qualitativo che quantitativo, è impossibile cominciare ad entrare in quello che poi è il cuore pulsante di una pianificazione strategica: la creazione del Business Model. Il modello di business rimane l’asset più importante di qualunque startup innovativa e non. Dallo stesso deriva ovviamente il modello finanziario che in pratica diventa una validazione del modello di business stesso.

Quali sono le principali criticità che una startup si trova ad affrontare in questo momento storico?

Attualmente, una delle sfide più significative è quella di decifrare in maniera approfondita le complesse dinamiche del mercato in cui si desidera operare. Questo comprende la capacità di identificare con precisione non solo i concorrenti attuali ma anche quelli potenziali che potrebbero entrare nello stesso mercato. Un’altra questione fondamentale è individuare il canale di traction più efficace, che rappresenta una sfida notevole specialmente nelle fasi di lancio e in quelle iniziali dell’attività. Una strategia di marketing ben calibrata, che si integri armoniosamente con il piano finanziario aziendale, è essenziale per ridurre al minimo questi rischi.

Quali sono gli errori più tipici in cui cadono le aziende in fase di startup?

Uno degli errori più comuni è la mancanza di una pianificazione strategica. In quest’epoca, molti sono impazienti di entrare subito nel mercato per validare e testare le proprie idee, il che è un approccio valido nella fase di validazione. Tuttavia, è cruciale che tale processo sia allineato con obiettivi aziendali ben definiti e basato su un’attenta pianificazione. È essenziale ricordare che le attività di validazione, necessarie per identificare l’adattamento tra problema e soluzione, richiedono investimenti e strategie che scaturiscono da un’analisi accurata del mercato. Troppe volte, portati dall’entusiasmo per una nuova idea e convinti della sua efficacia, si procede immediatamente ad investire ingenti somme per lo sviluppo di app o piattaforme senza prima verificare se esista una domanda reale nel mercato o se i clienti potenziali sono realmente disposti a investire nella soluzione proposta.

In ultimo, ci lasci qualche link per restare aggiornati sull’argomento?

Si certo, sul mio profilo Linkedin potrete trovare vari video ed approfondimenti sul settore startup ed imprenditorialità 

Vi lascio inoltre la pagina del nostro studio.

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