Quando sviluppi il tuo piano editoriale per molto tempo, arrivi per forza di cose al punto in cui comincia a diventare difficile trovare nuovi ambiti di ricerca su cui lavorare per sviluppare guide.
Oggi vorrei condividerti un’idea che ho avuto a fronte di una richiesta che mi è stata fatta da un cliente qualche settimana fa.
Spesso quando entri nelle pagine con l’intenzione di aggiungere link ad altre pagine interne, trovi chiavi interessanti nel testo. Vorresti linkarle a pagine corrispondenti, ma ti rendi conto che quelle pagine non esistono, quindi le lasci lì e dopo un po’ te ne dimentichi.
La richiesta era dunque la seguente:
È possibile condurre un’analisi semantica per trovare tutte le parole chiave con buon volume, che sono presenti nel testo delle pagine del mio blog e rispetto alle quali non è ancora stato sviluppato un articolo?
Sulle prime non avevo proprio idea di cosa fare, anche perché su Semrush non esiste la funzione “trova le chiavi per le quali non ho una pagina, cioè in effetti c’è, ma non è immediatamente visibile agli occhi. Ora mi spiego meglio.
Step 1, richiama i posizionamenti via software
Ci ho pensato un po’ su, dopodiché ho aperto Semrush e ho richiamato la voce “principali keyword organiche”. Ora quando richiami questa voce su software come Semrush, trovi tutte le chiavi ordinate in senso decrescente da quella che produce il maggior traffico – stimato statisticamente mettendo in relazione il volume con il posizionamento e tenendo conto degli intenti di ricerca – a quella che ne produce di meno.
A questo punto ho fatto una cosa semplicissima: ho cambiato criterio di ordinamento, disponendo i risultati in senso decrescente dalla parola chiave con maggior volume di ricerca a quella con il volume più piccolo. Una volta cambiato l’ordinamento ho estratto le prime 500 parole chiave in formato csv e l’ho aperto sulla mia scrivania.
Ora avendo davanti le prime 500 parole chiave del sito web ordinate per volume di ricerca decrescente, noto che la colonna dei posizionamenti riporta risultati molto diversi tra loro. A parità di volume noto parole chiave molto ben posizionate e altre posizionate molto male. A questo punto posso fare inferenza tra parola chiave, posizionamento e pagina corrispondente, fino a valutare se sia il caso di rafforzare la pagina in questione per aumentare la rilevanza rispetto alla chiave corrispondente o se invece è il caso di scrivere un contenuto da zero.
Ad esempio, se ho un posizionamento da sesta pagina per una chiave ad alto volume ed elevata competizione che apre una parentesi specifica rispetto a un argomento che tratto per linee generali nella mia pagina, allora per me l’indicazione è di scrivere un articolo nuovo per acquisire rilevanza sulla chiave specifica, magari creando (appunto) un link interno, tale da aumentare anche la rilevanza della pagina posizionata per la chiave più generica.
Se al contrario trovo che per una parola chiave ad alto volume, ho un risultato in seconda pagina, posso valutare – a seconda della competizione – di ampliare la pagina già esistente per coprire meglio l’argomento delineato dalla keyword sotto esame. Quando scrivo di competizione mi riferisco a una valutazione del numero di pagine che trattano specificamente l’argomento introdotto dalla parola chiave che sto valutando. Se gli articoli meglio posizionati hanno un focus specifico ad esempio sull’anemia mediterranea, allora difficilmente riuscirò a posizionarmi con il mio articolo generale sui tipi di anemia, ma mi servirà un articolo nuovo, ad hoc. Questa è la competizione.
Qualora invece notassi che gli articoli meglio posizionati trattano l’argomento anemia in senso più generale, potrei puntare a rafforzare il mio contenuto con un nuovo paragrafo sull’anemia mediterranea.
Conclusioni
Ci sono anche altre modalità per trovare i “buchi” nel tuo piano editoriale, ma prevedono quasi sempre l’analisi match con altri siti web concorrenti, invece questa ti permette di restare sul tuo sito web e di valutare tutto a partire da ciò che hai già svilupato.
Che ne pensi?