Il fatto che un sito web cresca rispetto al numero di pagine, non significa che acquisirà sempre più traffico, anzi, paradossalmente può verificarsi la condizione in cui al crescere delle pagine, i posizionamenti e il traffico vadano via via a peggiorare, ma perché?
E quindi va bene crescere, però devi crescere “bene”, vale a dire che se aumenti l’offerta di contenuti, devi farlo restando interessante rispetto a ciò che il tuo pubblico – e quindi Google – si aspetta da te. Significa tante cose, quindi andiamo per gradi.
Azienda verticale o blog?
Non possiamo essere troppo netti, perché le carte si mescolano sempre di più, ma possiamo provare a fare una prima distinzione tra blog collegati ad aziende che vendono prodotti o servizi e altre aziende che curano blog tematico per vendere (e guadagnare con) spazi pubblicitari. Le prime hanno solitamente più vincoli editoriali rispetto alle seconde, perché il loro pubblico è strettamente interessato ai prodotti offerti e non a qualunque argomento anche solo vagamente pertinente. Se vendi rimedi omeopatici puoi certamente trattare il tema dell’ansia, ma potresti essere svantaggiato rispetto ad altri temi come il mal di denti, per il quale potrebbe ottenere più rilevanza un blog tematizzato sulla salute, che non vende direttamente prodotti e che proprio per questo può risultare più credibile. Quindi in sostanza sì, faccio un ragionamento sul fatto che esistono tipi di siti web diversi e per ciascuno di essi esistono argomenti più adatti da trattare.
Del resto se in quanto consulente SEO vi proponessi un tutorial su Photoshop risulterei meno credibile di quanto lo sarebbe un graphic designer professionista che facesse la stessa cosa, non ti pare? Eppure parliamo sempre di digital…
Come crescere nell’uno e nell’altro caso
Se vendi prodotti ti suggerisco di crescere concentrando il più possibile l’attenzione su pochi focus editoriali, strettamente collegati ai prodotti che vendi. Probabilmente non ti servono mille articoli, ma hai bisogno di curarne anche solo 30, 50 o 100 in tutto, trattandoli come cantieri sempre aperti, aggiornandoli, integrandoli con approfondimenti e micro interviste che puoi ospitare su una sola pagina master (pillar) o su più pagine minori, facendo attenzione a non sovrapporle rispetto ai titoli. Va da sé che per tenere pulito un blog di questo tipo, devi cercare proprio di evitare quei contenuti che non c’entrano, ma c’entrano, quelli che sono pertinenti, ma che non sono rilevanti nel tuo caso, a meno che non vendi TUTTO. Se hai una merceria cinese online, scrivi di quel cavolo che ti pare!
Se invece curi un blog tematico, crescere sarà più semplice per certi versi e più difficile per altri. Più semplice perché avrai meno vincoli editoriali e potrai trattare molti più argomenti diversi senza incappare in un problema di bassa rilevanza rispetto a chi vende prodotti e che per tanto viene “incasellato” da Google in un certo argomento stretto. Sarà allo stesso tempo più difficile, perché ti accorgerai che anche per te alcuni argomenti si posizionano meglio di altri, ma nel tuo caso sarà più difficile capire quali, perché non avrai la riconducibilità al prodotto propria di un sito e-commerce che vende questo e non quello.
E quindi cosa tagliare?
Ti suggerisco di fare due cose (facili), la prima è scaricare i file .csv dell’analisi rendimento in Search Console. scarica i file relativi agli ultimi 3 mesi e quelli dell’ultimo anno, così potrai vedere quali sono le pagine che non ricevono traffico e anche quelle con il CTR più basso, sia su base relativa all’ultimo periodo che su base stagionale nell’arco dei 12 mesi. Questo primo riscontro ti darà già una buona indicazione su argomenti che non funzionano.
La seconda cosa che ti suggerisco di fare è cercare su Google tutti gli articoli del tuo sito web indicizzati che si posizionano per una certa chiave che ti porta visite. Per farlo scrivi nella barra di ricerca “parola chiave + nomesito.estensione“. Questo esercizio ti permetterà di valutare facilmente se per un certo topic hai pagine povere in indice o sovrapponibili. A partire da questo riscontro potrai decidere se tagliare, accorpare, reindirizzare o ampliare per diversificare le pagine.
In questo modo puoi tenere il sito web in ordine e farlo crescere il più coerentemente possibile con il tuo modello di business.