Trova un modo per comunicare agli altri una cosa che ti piace fare e fallo per sempre.
Tutto qui, il post potrebbe chiudersi con la frase che hai appena letto. Il personal branding non è per forza una strategia macchinosa che richiede studio e analisi, non c’è bisogno di reinventare la ruota. Devi soltanto trovare quella strada, sempre la stessa uguale uguale, da ripercorrere periodicamente per comunicarti verso l’esterno.
Cosa fa la differenza tra una buona strategia di personal branding e una che non funziona? Semplice, il fatto che se hai una strategia, probabilmente non funzionerà.
Invece di concentrarti su cosa fare per diventare famoso, concentrati su cosa fare e basta.
Le strategie di personal branding non esistono
È inutile che ci prendiamo in giro, quelli che hanno successo e ti dicono di aver pianificato tutto, 9 volte su dieci hanno semplicemente unito i puntini sul disegno quando il disegno c’era già. In genere succede che fai una serie di cose perché le senti, poi quando comincia a girarti bene fai il punto su come hai fatto per arrivarci e tiri fuori la strategia “a posteriori”… e sono bravi tutti a dirti come fare qualcosa che hai già fatto!
Beppe Grillo, noto comico ligure e dominus del Movimento a 5 stelle (guarda come ti chiudo l’ontologia), prima di lanciarsi in politica ha fatto spettacoli per oltre vent’anni in giro per l’Italia, raccontando abusi, sprechi e vizi dei politici italiani. Ma secondo te faceva davvero tutto parte di un disegno tracciato con cura per “costruire” un personal branding forte da spostare sul nuovo soggetto politico? Grillo parlava male dei politici italiani anche quando lavorava in Rai, poi quando l’hanno cacciato ha fatto l’unica cosa che poteva e sapeva fare, portando le sue qualità di comunicatore nei teatri. Solo quando in seguito, col web, si è visto che la cosa poteva svilupparsi a livelli interessanti, si è deciso che in realtà erano 20 anni che Grillo e Casaleggio macchinavano e tramavano, ma le cose non sono mai andate così.
Lo stesso Steve Jobs, che proprio fesso non era, nel discorso ai neolaureati di Stanford, disse chiaramente che è impossibile capire oggi come muoverci per avere successo in futuro, ma che solo a cose fatte diventa possibile vedere tutto il disegno. Del resto non possiamo vedere il futuro, quindi le sue parole hanno perfettamente senso.
Ma allora anche il marketing non funziona
Nemmeno il marketing serve a vedere il futuro, semplicemente aiuta a leggere il presente, a misurarne le possibilità. Le strategie di marketing richiedono quasi sempre correttivi e i marketers più bravi sono quelli capaci di prendere decisioni sulla base di quello che succede, non di quello che “deve” succedere.
Anche se alcuni chiamano il personal branding “marketing personale”, non è detto che questo c’entri tanto col marketing, o forse sì, su questo mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensa un esperto di Personal branding come Riccardo Scandellari, che non mancherò di coinvolgere per quest’articolo.
Magari mi dirà che al contrario, c’è tanta premeditazione, ma io non ne sono più convinto come un tempo. È chiaro che quando ti svegli ogni giorno e scrivi un articolo sul tuo blog, oppure quando rientri a casa e fai un video da postare su Facebook, ragioni anche su come tirarne fuori qualcosa, ma io non credo che Marco Montemagno abbia pensato “ora comincio a fare video per conquistare il mondo”. Credo lo abbia pensato tipo dopo il quinto o sesto, ma all’inizio si sarà detto, “massì, proviamoci, vediamo com’è”.
E vediamo com’è
Io penso che alla base del personal branding ci sia la voglia di dire qualcosa che si sente di voler dire nel modo che ci si sente di usare. Una pulsione, una spinta primitiva e del tutto spontanea, non razionale. La razionalità subentra in seguito per giustificare e sistematizzare quel lucido momento di follia che ha segnato e segna l’inizio di un cammino suggestivo e affascinante.
Se quindi stai pensando di fare “un po’ di personal branding” per far crescere gli affari, mi dispiace dirtelo, ma ho paura che non funzionerà.
Sono totalmente d’accordo amico mio!