Allora, la dovete smettere di fare certe domande. Io lo capisco che quando parliamo di SEO si va a cercare il pelo nell’uovo e si spreme al massimo ogni possibilità che consenta anche un minimo miglioramento, ma quando arrivate a domandarvi se sia meglio usare il www o non usarlo, allora devo dare per scontato che abbiate già la strategia multicanale completamente approntata, che la SEO sul sito sia un gioiello, che le prestazioni siano da urlo e che il piano editoriale sia una bomba.
Fatto questo primo appunto, da cui vi sarà chiaro il mio orientamento, oggi vi riporto due post che mi hanno molto colpito sulla questione www e non www. Il primo è di Vincenzo Serino, che il 16 settembre scorso postava di un’esperienza di confronto in cui gli era stata data una notizia precisa sulla questione. Il secondo post è un commento di Achille Baudino del 27 novembre scorso, in cui fornisce la risposta del secolo, anzi forse del millennio. Ve li riporto di seguito.
Vincenzo Serino scrive:
Su consiglio di un esperto di cloud incontrato a Messina, ho tolto il www all’indirizzo. Questo perche’ la maggior parte degli utenti digita l’indirizzo SENZA www e questo genera tempo di redirect. Mi ha fatto vedere su Chrome che questo fa risparmiare 300mms su 800 se l’utente digita senza www.
Achille Baudino Commenta:
È certo che dal punta di vista seo non cambia nulla. Ma… senza www mi stai rappresentando il dominio, che è cosa diversa dal sito, che è rappresentato dal www. Così come ftp mi identifica un servizio diverso, e via dicendo. Per assurdo (ma neanche tanto) a livello di configurazione del DNS, il dominio (quindi la sua gestione) ed il sito (quindi il www) potrebbero stare su infrastrutture diverse, con anche indirizzi IP diversi. Di conseguenza è sempre bene tenere distinti i due “oggetti”: il dominio che è un insieme di servizi ed il sito che è solo uno dei servizi. D’altra parte credo che basta guardare cosa fa il W3C: usa il www.
La bellezza dei social network…
Il commento di Achille arrivava sotto un post in cui ci si chiedeva appunto se usare o meno il www. Sotto lo stesso post, la maggior parte dei commenti erano del tipo “non cambia niente”, oppure “preferisco il www. Se invece vai a ripescare il post di Vincenzo, la maggior parte dei commenti sostengono di preferire il sito senza www, mentre al solito per altri non sarebbe cambiato niente e altri ancora sostenevano il www, ma in numero minore. Il quadro che ne esce è interessante proprio a livello sociologico, perché traccia i contorni del voto d’opinione in merito a un tema che di per sé è tecnicissimo e che proprio per questo non dovrebbe dare adito alle opinioni.
In conclusione
Se stai pensando di spostare il tuo sito da www a senza www (o viceversa) per migliorare le prestazioni e la SEO, ti prego di NON FARLO, intanto perché non ci sono miglioramenti da “agguantare” miracolosamente, poi perché costringere Googlebot a deindicizzare il tuo sito web e reindicizzarlo da capo, non mi sembra proprio il massimo della vita, per non parlare dell’ipotesi in cui il redirect massivo non funzioni bene, per cui ti troveresti ad avere l’intero sito web indicizzato due volte. Un vero disastro.
Se però il tuo sito è in stato di decadimento da update o è stato proprio penalizzato da uno o più motori di ricerca, il passaggio da non www a www (o viceversa), potrebbe essere una buona idea, proprio perché costringerebbe Google a reindicizzare il sito web e dunque a rivalutarlo da zero, con la possibile revisione e cancellazione di azioni penalizzanti come flag negativi.
In definitiva, non ha senso chiedersi se è meglio in un modo o nell’altro, ma a certe condizioni, fare il passaggio o non farlo, può effettivamente fare una bella differenza.