Matteo Zambon è il fortunato autore di “Google Tag Manager per chi inizia” (In Risalto edizioni). Ho avuto la fortuna e il piacere di incrociarlo qualche tempo fa a Milano, anche se solo di sfuggita. Tanto è bastato per pungermi e farmi crescere la voglia di fargli qualche domanda sul suo lavoro e sul Tag Manager.
Ciao Matteo, ci racconti i tuoi attuali focus lavorativi?
Ciao Francesco 🙂
Dunque, ho bisogno di fare una piccola premessa. Piccola, giuro.
La mia esperienza nasce come sviluppatore web ben quasi 20 anni fa (caspita non si direbbe, sigh). Poi grazie a questo (o a causa di, a seconda della visione) ho iniziato a documentarmi sulla SEO e da lì non ci sono stato più per nessuno. Con l’arrivo di Penguin ho deciso di approfondire la parte di AdWords diventando Google Partner fino poi ad arrivare a Google Analytics e soprattutto Google Tag Manager con Tag Manager Italia.
Attualmente sono socio amministratore di un’agenzia digitale a Vicenza che si chiama In Risalto, dove appunto forniamo strategie di web marketing e web analytics.
Esiste un nesso tra il tag manager e l’anello di Sauron?
Sì, esiste. Si chiama dipendenza. Mi sento un po’ come Gollum in effetti. Una volta “indossato” non posso più farne a meno. Google Tag Manager è così potente che è davvero da sciocchi (Gandalf – “fuggite… sciocchi“) non usarlo.
Forse mi sento più un Boromir che consiglia a tutti di usare l’anello per arrivare al potere… e in effetti è così! Con Google Tag Manager abbiamo una lista di vantaggi tra cui: non dipendere dagli sviluppatori, essere autonomi, gestire una serie di configurazioni in pochi secondi, il magico pulsante di controllo versione che ci riporta ad uno stato precedente, il debug nativo e tantissime altre cose. Ma la più importante è “Avere il Controllo“.
Un anello per domarli tutti 🙂
(provocazione) Hai scritto un libro intero sul tag manager? Che ci hai messo dentro?
Oh, ovviamente tante bellissime animazioni a pop-up di carta in 3D e un capitolo intero sul perché ho scelto il Picchio!
Scherzi a parte, il libro ha lo scopo di far comprendere l’importanza di Google Tag Manager a chi non lo conosce, approfondendo sia la teoria, sia le funzionalità pratiche con casi reali.
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Alcuni esperti del web hanno dato un loro parere sul perché si dovrebbe usare Google Tag Manager e perché quindi dovresti leggere il libro 🙂
Pssss… te lo sussurro piano… ci sono 3 bonus: il giallo, l’arancione e il rosso… ma non posso svelarti di più!
In base alla tua esperienza, quali sono i settori che hanno più necessità di tracciare con cura le visite?
Potrei girarti la domanda: in base alla tua esperienza, qual è il modello di auto che ha necessità di avere un cruscotto che indichi la velocità?
Risposta: tutti. Ovviamente tutti i settori devono avere un sistema di tracciamento. La domanda che mi fai è quale settore ha più necessità?
Io direi, più che settore, quale business o quale progetto. E quindi la risposta è “dipende” 🙂
Il tracciamento tipicamente parte da un’analisi dove vengono identificate le famose KPI, ovvero gli obiettivi che fanno capire se siamo in linea con le aspettative e quindi da lì si inizia a tracciare.
Sicuramente l’e-commerce ha qualcosina in più rispetto a un normale sito web aziendale e quindi non dipende dal settore ma dal progetto 🙂
Quali sono i comportamenti che andrebbero tracciati con più attenzione e invece vengono sottovalutati?
Dunque, se penso all’e-commerce direi il comportamento degli utenti nel dettaglio del prodotto e nel checkout. Strumenti come Hotjar o Yandex Metrica aiutano senza alcun dubbio a capire perché l’utente NON compie determinate azioni.
Altre cose interessanti sono il comportamento degli utenti con i video, i dialog/pop-up e non di meno con le chat 😉
Ci lasci qualche riferimento su queste tematiche? (libri, siti web, nomi e cognomi)
Ovviamente in italiano per quanto riguarda Google Tag Manager e i sistemi di Tag Management in generale trovi il mio sito e il nuovo arrivato Club Tag Manager Italia (che sarà aperto al pubblico nel 2018, per ora è solo per pochi eletti :P). Altre informazioni le puoi trovare nelle guide ufficiali di Google Academy: analytics.google.com/analytics/academy/
Sulla parte inglese posso consigliarti il blog di Simo Ahava (occhio che è mooooolto tecnico lui).
Per quanto riguarda i libri ovviamente il mio “Google Tag Manager per chi inizia“, per ora disponibile solo per i membri del Club ma ufficialmente disponibile al pubblico dal 2018 su Amazon. E poi c’è un bellissimo libro che si chiama “Google Analytics Breakthrough: From Zero to Business Impact” in inglese, anche se ormai utilizza l’interfaccia vecchia di GTM.
Sulla parte di analytics invece posso consigliare Brian Clifton e Avinash Kaushik (www.kaushik.net/avinash/)