Negli ultimi giorni alcuni commentatori avrebbero assistito a una piccola guerra a distanza tra Marco Montemagno e Marco Camisani Calzolari rispetto all’importanza o meno di studiare il web marketing.
Montemagno invita le persone a non fidarsi dei marketer “accademici”, dei titoli altisonanti e dei blasoni di docenti e maestri galattici vari, perché quello che conta è sostanzialmente stare lì con la volontà di andare avanti giorno per giorno. Il successo nel web marketing non sarebbe dunque una questione di studio, ma di pratica, intelligenza pura e forza di volontà.
Come era auspicabile, dopo la pubblicazione Monty ha riscosso l’approvazione di tanti, ma anche il disappunto di molti, tra cui diversi esperti che non approvano l’idea di fare marketing sul web (e fuori) al di là dello studio e della conoscenza approfondita della materia.
Tra le voci che si sarebbero levate contro il video di Montemagno, ci sarebbe quella di Marco Camisani Calzolari, che ha invece espresso un’opinione molto netta in senso contrario rispetto alle parole di Montemagno: il web marketing non si impara in 10 minuti altrimenti si rischia di vendere fuffa e le conseguenze potrebbero essere gravi.
Chi ha ragione?
A me piacciono molto queste vicende, perché portano a riflettere su ciò di cui ci occupiamo ogni giorno, inoltre sono un bel modo per trascorrere un venerdì pomeriggio. La questione secondo me va tuttavia affrontata considerando che Montemagno e Camisani parlano sostanzialmente di cose diverse, il primo di personal branding in senso stretto, il secondo di web marketing in senso lato. È vero che Steve Jobs ha rivoluzionato il mondo dell’informatica (e non solo quello) senza saper programmare, ma se in origine non ci fosse stato Wozniak e se in seguito non avesse avuto al suo fianco gente come Shiller e Cook – che oggi fa l’AD, ma che prima ricopriva un ruolo chiave nella logistica di Apple – non avrebbe fatto tanta strada.
Per me la questione è semplice, si tratta di distinguere il web marketing dalle doti comunicative e relazionali, perché evidentemente non sono la stessa cosa. Ha ragione Montemagno quando dice che per diventare visibili basta avere un focus preciso e perseverare, ma ha ragione anche Camisani quando dice che i risultati si ottengono sapendo ciò che si fa.
Ognuno per sé
Semmai il problama è che parlano di risultati diversi! Non c’è dubbio che per far funzionare un progetto e-commerce internazionale occorrano diverse figure con skills specifiche rispetto al marketing, come è vero che associare lo stesso progetto e-commerce ad un volto estremamente popolare per doti personali può dare una spinta gigantesca alle vendite. Da un lato c’è la tecnica, da un altro la perseveranza. Il problema come sempre nasce nella misura in cui i primi e i secondi cominciano a pensare di essere gli unici detentori della verità assoluta, dimenticandosi sciocchezze come l’integrazione delle competenze e la cooperazione.
Discussioni simili, qui interpretate a livelli importanti da esperti molto seguiti, avvengono anche nel più piccolo e ristretto ambito della SEO, come in tutti quelli che nascono tecnici e negli ultimi anni si stanno aprendo grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Intanto mi faceva piacere mostrarti il mio punto di vista.
Tu invece, cosa ne pensi?