Ilaria Barbotti ha fondato la prima community Instagram in Italia nel 2011 e ha attivato i primi progetti di influencer marketing in Italia dal 2012 (quando ancora non esisteva la parola Influencer). È autrice del libro Instagram marketing for Dummies, edito da Hoepli nel 2020. Ho approfittato della sua disponibilità per porre all’autrice alcune domande sugli sviluppi della comunicazione su questo social. Ringrazio dunque Ilaria, augurando a voi tutti buona lettura.
Ciao Ilaria, ci racconti i tuoi attuali focus lavorativi?
Dopo 15 anni di comunicazione social e Digital, avendo visto nascere ed evolversi tutto l’ecosistema delle piattaforme social e tutto il mercato dell’influencer marketing sono in un momento di forte cambiamento, necessario per evolversi e rimanere comunque intatti sia dal punto di vista lavorativo che mentale.
In questo momento i focus sono sicuramente
– Eventi fisici/PR
Rivedere una parte del mio business su quelli che sono gli eventi in presenza che organizzo e che curo lato PR. Nello specifico nelle Marche ho lanciato il format UPERITIVO che è un format no profit di networking reale tra la rete di professionisti digitali locali e le aziende del territorio che cercano talenti.
– Consulenze Marketing in aziende medio-grandi
La mia carriera nasce si sviluppa negli uffici marketing e dopo tanti anni nella pubblicità e nelle PR torno ai miei esordi, per dare una consulenza a 360° digitale, nelle imprese che hanno delle /dei leader con visioni imprenditoriali innovative.
– Presenter e Host
Caratterialmente sono predisposta alle relazioni umane e all’organizzazione, in questo senso lo faccio già da anni ma mi sto focalizzando maggiormente sull’organizzazione di talk business e moderazione
Come hai strutturato il tuo “Instagram marketing for dummies” e a chi si rivolge?
Il libro Instagram for dummies, e l’evoluzione più semplificata del bestseller “Instagram marketing” Hoepli, uscito ormai diversi anni fa.
Instagram si è evoluto tantissimo ed oggi è comunque dopo tanti anni ancora la principale piattaforma per fare influencer marketing e creare contenuti che possono raggiungere un pubblico interessato.
Il libro è strutturato in maniera molto semplice e parte proprio dalle basi per essere un manuale di aiuto a chiunque voglia iniziare a comunicare su questo social.
È pensato per chi non ha grandissime competenze digitali o magari ha un piccolo business, anche per chi vuole iniziare a fare il social media manager.
È possibile diventare “famosi” su Instagram senza avere alcuna expertise particolare?
Oggi è possibile andare virali con dei contenuti principalmente video e questo può succedere sia su Instagram che più facilmente su TikTok come stiamo vedendo.
Diciamo che chi ce la fa, difficilmente non ha competenze o expertise digital, spesso sono seguiti da consulenti o sono comunque persone portate sia a parlare in pubblico che a creare contenuti digitali.
Le rare persone che sono andate virali nei social senza alcun tipo di competenze raggiungendo audience anche milionarie, sono poi scomparse nel giro di pochi giorni.
Quali sono le aziende o i professionisti che possono ricavare il maggior beneficio da questo social?
I social nascono per essere visti dalle persone e quindi il pubblico nei social siamo appunto NOI, sono persone, quindi è molto più facile avere successo per le persone piuttosto che per i brand le aziende fanno ovviamente più fatica a crescere e oggi più che mai le crescite organiche nelle varie piattaforme sono assolutamente vicine allo zero.
L’unica cosa che può aiutare un brand a crescere e avere un forte riscontro è ad esempio avere un/una testimonial forte che lo possa spingere oppure utilizzare l’influencer marketing e i Content Creator per creare contenuti e raggiungere audience più ampie attraverso essi.
Quali sono invece gli errori più frequentemente commessi da chi usa Instagram per il marketing?
Gli errori più comuni sono quelli molto legati alla precedente domanda ovvero al fatto di non pensare di parlare a delle persone e di ricordarsi che queste persone hanno degli interessi un tempo limitato e tendenzialmente non amano vedere delle marchette pure e semplici.
Quindi no alla produzione di contenuti autoreferenziali o che nessuno leggerebbe o guarderebbe.
Le domande che ogni imprenditrice o imprenditore e i loro consulenti e Content Creator devono porsi prima di creare è:
io guarderei questo contenuto?
Mi soffermerei per qualche minuto a vedere questo video?
Chi sto aiutando con questo contenuto? Me stesso o le persone che lo guardano?
Se i contenuti che vado a creare e condividere -ovviamente non tutti- rispondono in maniera positiva a queste domande e hanno un pubblico reale è molto probabile che questi stessi contenuti avranno successo, saranno visti, saranno ricondivisi, apprezzati e raggiungeranno più persone.
Oggi è molto difficile tenere le persone coinvolte su un brand e quindi oggi più che mai la creatività e la strategia che ci sono dietro i contenuti che vediamo oggi nei social sono fondamentali e inevitabili.
In ultimo, ci lasci qualche link per rimanere aggiornati sull’argomento?
Il canale che tengo maggiormente aggiornato e sicuramente il mio canale Instagram in cui sia nelle Stories che attraverso alcuni REEL faccio divulgazione e spesso tratto argomenti legati al marketing digitale.
Più in generale credo che ci sono tantissimi profili giovani molto più aggiornati e costantemente produttivi, molto più di quello che faccio io, ma credo che per chi oggi si occupa di contenuti, social media e strategie digitali sia fondamentale rimanere connessi con i bisogni delle persone e ricordarsi che quando proviamo a promuovere un brand, un prodotto, un servizio dobbiamo sempre dare un valore alla persona che sta dall’altra parte.