Nico Caradonna è l’ottico del web. È per me un bell’esempio di come l’internet, da un lato saturo di blog tematici rappresenti d’altro canto un intero pianeta colonizzabile per chi si occupa di attività cui non è ancora stata data voce in digitale. Basti pensare alla differenza tra i blog dei dentisti, iper-curati e super aggiornati, e quelli degli ortopedici, fermi a tre pagine di presentazione quando ci sono, oppure all’approssimazione con cui gli avvocati lavorano ai propri siti personali, per non parlare degli studi di commercialisti. Nico è stato il primo a sviluppare un progetto di comunicazione web per la sua attività di ottico, ottenendo in breve tempo i riscontri positivissimi che ci ha raccontato oggi. Te li giro, sperando ti siano di ispirazione.
Ciao Nico, su cosa ti stai concentrando ultimamente?
Ciao Francesco! Negli ultimi mesi ho lavorato tantissimo sull’ottimizzazione dei contenuti. Nella mia esperienza ho capito che il miglior modo per far fiorire opportunità lavorative in rete è quello di divulgare la propria conoscenza attraverso i diversi canali che abbiamo a disposizione. Personalmente utilizzo il blog prima di tutto perché lo considero un luogo sicuro e libero, ovvero uno spazio digitale in cui tutto dipende dalle mie decisioni. Rispetto ad un social network, che funziona attraverso un algoritmo che spesso cambia le regole di visibilità, il blog è una specie di porto sicuro dove la mia community può rivolgersi per cercare informazioni ed aggiornamenti su argomenti che tratto da ormai quattro anni. Il lavoro degli ultimi mesi mi è servito per riorganizzare i flussi e prepararmi ad una nuova strategia digitale, diversa per ogni canale di comunicazione. È una necessità la revisione delle strategie, perché nel web tutto cambia in poco tempo e bisogna esser sempre pronti a riallinearsi.
Sei entrato in contatto con altri ottici facendo marketing digitale? E in che modo?
Sì, ho avuto il piacere di conoscere tanti colleghi curiosi e desiderosi di comunicare in maniera diversa e non convenzionale. Il confronto, soprattutto attraverso Facebook (gruppi di settore, contatto diretto con Messenger) mi è servito per aiutare qualcuno ma soprattutto per sviluppare nuove idee che potessero migliorare la percezione del mondo dell’ottica da parte del pubblico.
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Il progetto Ottico del Web è nato proprio per portare una nuova voce, da parte di un professionista della visione qualificato, nel mondo dei motori di ricerca. Quando ho deciso di aprire il primo blog di ottica ed occhiali di design, l’idea mi è nata consultando le centinaia di pagine in rete in cui si parla di soluzioni ottiche con una superficialità che non potevo più tollerare. Per questo, la produzione di contenuti è sempre stata focalizzata sulle richieste e le necessità del pubblico che cerca attraverso i motori di ricerca.
Quali sono i canali più utili a fare community sul web nel tuo campo?
Nel mio campo sicuramente Facebook. Esistono numerosissimi gruppi di ottici in cui ci si scambia idee ed opinioni su prodotti, servizi e strategie del settore. Personalmente molti gruppi non li seguo perché sono gestiti male dai moderatori, però in quelli più organizzati ci passo volentieri del tempo per uno scambio reciproco di informazioni utili tra colleghi. Credo molto nello scambio di idee, in particolare con gli strumenti che offre il digitale.
Mi descrivi le attività routinarie nella tua comunicazione digital?
L’attività principale resta la ricerca che in genere svolgo nelle prime ore del mattino. Cerco novità ogni giorno perché l’aggiornamento è fondamentale. Poi, immediatamente dopo c’è la pianificazione degli eventi secondo il piano editoriale ed infine le interazioni. Queste ultime sono distribuite in più fasi della giornata, spesso secondo gli impegni che il mio lavoro offline mi consente. Sai che lavoro nell’ottica di famiglia, l’Ottica Caradonna, fondata da mio papà? 🙂
Ricevi richieste da altre aziende per curare il loro digital branding?
Sì, negli ultimi due anni è successo proprio questo. La prima collaborazione di influencer marketing è arrivata dalla Francia, da un’importante fiera internazionale dell’ottica, Silmo Paris. Sono stato blog partner nel 2016, nel 2017 e proprio in questi giorni mi è stata confermata la collaborazione per il 2018. Parallelamente ho avuto la possibilità di collaborare con alcuni brand di occhiali di design, per i quali ho fatto un lavoro di storytelling molto stimolante.
Se tu potessi cambiare una cosa nel tuo modo di vivere il digital, quale sarebbe?
Se potessi cambierei le modalità di accesso agli strumenti del digital, cercando di limitarle. Vivendo nell’era della connessione, ci siamo abituati all’idea di esser sempre attivi e disponibili per una risposta a clienti o amici che ci contattano a qualsiasi ora della giornata. Le notifiche ci inseguono ma per fortuna almeno queste si possono limitare, quindi almeno qualcosa l’ho potuta cambiare negli ultimi tempi.
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