Perché instagram NON è solo fotografia

Francesco Mattucci

Francesco Mattucci

Francesco Mattucci è il mio interlocutore di oggi. Formatore e consulente, si occupa di contenuti e strategie per aziende e brand che si affacciano su Instagram. In ragione della sua esperienza gli ho fatto alcune domande che mi frullavano in testa da un po’ su come (e perché) utilizzare questo social network.

Lo ringrazio per la pazienza e la disponibilità, augurando a tutti gli interessati, buona lettura.

 

Ciao Francesco, ci racconti i tuoi attuali focus lavorativi?

Ciao!

In questo periodo, come Garage Raw (la digital agency di cui sono socio e co-founder) sono impegnato su due fronti distinti.

Il primo riguarda la formazione e la consulenza, prosegue e si intensifica l’offerta di workshop su Instagram e Influencer Marketing proposti sotto forma di consulenza alle aziende o direttamente in aula virtuale con partner come Primopiano Formazione, 24Ore Business School, Bologna Business School, Professional Datagest, The Creative Brother e altre realtà.

Diversamente dall’offerta formativa, continua la creazione di contenuti per brand importanti declinati attraverso il mio progetto Instagram Kitchensuspension. Nonostante la situazione complicata ho avuto il grande vantaggio di avere il ‘set’ direttamente a casa mia e, di conseguenza, l’attività è potuta proseguire senza ostacoli.


Perché Instagram non è “solo” fotografia?

Ho addirittura scritto un libro su questa affermazione! (Instagram non è fotografia – Dario Flaccovio Editore). Non è fotografia, è un Social Network e come tale va compreso e utilizzato. Instagram è molto di più di una gallery fotografica, è condivisione, opportunità, narrazione (o storytelling come va di moda dire) chi lo capisce lo utilizza per raggiungere obiettivi diversi che possono andare dal Personal Branding al vero e proprio e-commerce.


A chi conviene usare il canale Instagram?

A mio parere tutti possono usarlo, l’importante è avere un obiettivo chiaro. Instagram può diventare un eccellente canale di marketing ma non ha senso saltare sul ‘carro’ solo perché già ci sono tutti gli altri. È necessario considerare se e come Instagram possa inserirsi all’interno di una strategia di Brand e identificare quali sono gli obiettivi da perseguire. In mancanza di questi ultimi diventerebbe uno spreco di risorse e, soprattutto di tempo.

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Io credo che il marketing su Instagram non sia più solamente qualcosa da considerare bensì da fare e, chi lo comprende, non si chiede più il perché ‘dovrebbe farlo’ ma piuttosto ‘come’ per ottenere i risultati desiderati.

 

In che punto del funnel di acquisizione si colloca Instagram?

Io direi che Instagram può rappresentare a tutti gli effetti un ‘funnel’ di marketing o di vendita (la nuova funzione Shopping ne è la dimostrazione).

Di solito la strategia si sviluppa in 4 fasi differenti: la prima è quella nella quale si cerca di attirare l’attenzione del potenziale utente. Quindi è necessaria una Biografia perfetta, aggiornare con continuità e costanza il feed attraverso contenuti che siano originali, pertinenti e rilevanti con il fine ultimo di costruire una community intorno al prodotto o servizio che offriamo. In questa prima fase resta importantissima l’interazione con la nostra ‘fan base’ già acquisita e con quella potenziale anche attraverso l’utilizzo della ‘User Generated Content’ (UGC) ossia quella serie di contenuti prodotti spontaneamente da utenti che già apprezzano il nostro prodotto.

Nella fase due cercheremo un sempre maggiore coinvolgimento dei nostri utenti; questo possiamo farlo facendoci aiutare da influencer che possano favorire la ‘Brand Humanization’ del nostro prodotto/servizio o ancora cercando di ‘clusterizzare’ il più possibile il nostro account facendolo così rientrare nella nicchia più interessante e ricercabile per i nostri potenziali follower.

La fase 3 è quella della decisione, va sostenuta attraverso l’uso di inserzioni sponsorizzate, inserendo link alle pagine di vendita nella biografia e/o nelle Stories (ma solo se si hanno più di 10.000 follower) e mettendo in atto alcune strategie che invoglino la vendita come, ad esempio, la spedizione di scontistica riservata attraverso i messaggi diretti (DM).

Ultima la fase 4, quella della fidelizzazione, serve a far sì che l’interesse nei nostri confronti rimanga sempre vivo e acceso. Possiamo far fronte a questa fase costruendo delle Stories che parlino dell’utilizzo corretto dei nostri prodotti/servizi, utilizzare la messaggistica privata come ‘Customer Care’, repostare e mostrare contenuti prodotti dai nostri clienti, eccetera.


Quali sono gli strumenti di web marketing che meglio si integrano con Instagram?

A mio parere Instagram è ‘uno’ degli strumenti di web marketing di una azienda.

Per utilizzarlo al meglio e renderlo così performante valgono le cose fin qua scritte, cura maniacale della Biografia, inserimento dei link adatti nelle Stories, nella Bio e nelle sponsorizzate, utilizzo corretto dei Trending Hashtag, utilizzo massiccio delle Stories.


Si può fare SEO per Instagram?

Instagram ha un motore di ricerca interno nella sezione ‘esplora’. I campi più importanti in termini di potenziale sono: ‘nome’ e ‘nome utente’ perché a questi corrispondono parole chiave di primaria ricerca nella piattaforma, ricerca che si effettua attraverso la pagina ‘esplora’. È quindi fondamentale siano con contenuti chiari e aggiornati.

Il campo ‘Nome Utente’ corrisponde al nickname che si è scelto al momento dell’iscrizione: può essere il nome e cognome, il nome dell’azienda o, più semplicemente, un nickname che ci piace ma che non rimanda direttamente a noi.

La scelta del nome utente ovviamente dipende dal tipo di utilizzo che del profilo si deve o si vuole fare. La scelta va fatta in modo strategico, considerando un orizzonte temporale di medio /lungo termine, perché è altamente sconsigliabile cambiare il nome utente in corso. La fidelizzazione è un obiettivo e risorsa fondamentale, se si cambia il nome è abbastanza scontato prevedere un ‘disorientamento’ nei follower/utenti, che non giova alla crescita del profilo e del suo engagement.

Il nome è strettamente legato al nickname o nome utente, va quindi anche in questo caso scelto e compilato con attenzione.

Per compilare il campo ‘Nome’ si hanno a disposizione 30 caratteri che vanno sfruttati al massimo. Diverse sono le opzioni, che dipendono prima di tutto dalle scelte della natura del profilo.

Ad esempio se il Nickname è già il nome proprio o il nome /marchio dell’azienda è inutile replicare la dicitura, meglio provare a usare la stringa per fornire informazioni aggiuntive, tipo una specifica sulle competenze.


Cosa consigli di studiare per approfondire l’argomento?

A parte il mio libro (concedetemi un attimo di autoreferenzialità) io consiglio di seguire con attenzione il sito https://business.instagram.com molto ricco di consigli, tutorial e strategie utili per le massime performance del vostro account.

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