Quanto è importante il tuo sito web per Google

Oggi parliamo del peso di un sito web, ma non in termini di carico dati sul server, piuttosto ci chiederemo proprio in senso lato come fare a capire quanto è importante un sito web e di conseguenza quanto sarà meritevole di ottenere buoni posizionamenti su Google.

Quanto è importante il tuo sito web

Quanto è importante il tuo sito web

L’argomento sembra semplice, ma è in realtà estremamente complesso perché se parliamo di importanza di un sito web dobbiamo tirare in ballo metriche di valutazione come il Page rank e il Trust rank che per molti colleghi nemmeno esistono, tuttavia è sotto gli occhi di tutti che esistano siti web meritevoli di un posizionamento a prescindere, dunque se è vero che non tutti questi siti web hanno un profilo backlink importante e allo stesso tempo che l’anzianità non è di per sé un fattore di ranking, allora deve esistere un principio di selezione praticato da Google per scegliere chi merita, quanto merita e per cosa merita visibilità. Ecco, di questo vorrei occuparmi oggi, partendo sempre dalla domanda fondamentale che ogni SEO deve arrivare a porsi: cosa c’è qui che io non vedo?

 

Incasellamento e clusterizzazione

Se il mio blog personale tratta il tema della SEO, in linea di massima (e a parità di competizione) si posizionerà più facilmente su argomenti afferenti alla SEO e non alle ricette di cucina. Questo principio basilare che avrai certamente riscontrato anche tu, richiede che il tuo sito di interesse venga inizialmente riconosciuto da Google per un argomento in particolare. Occhio, non è detto che ciò avvenga sempre, ad esempio, talvolta i siti web delle case editrici di romanzi possono avere problemi nella misura in cui pubblicando una pagina per ciascun romanzo – il cui titolo è appunto quello del libro – si ritrovano ad avere la maggior parte dei contenuti con titoli che dicono tutto e il contrario di tutto, da cui appunto la confusione. Esiste dunque un incasellamento praticato da Google che ogni volta deve capire di cosa (accidenti) parla il tuo sito web.

Un secondo aspetto che potremmo definire clusterizzazione o sub-incasellamento riguarda i siti web per i quali Google ha già colto l’argomento generale, ma a partire da questo compie una seconda scelta offrendo più visibilità a certe aree rispetto ad altre. Ad esempio, immagina uno shop online di imballaggi alimentari che offre sia buste per alimenti che fogli per imballare hotdog, solo che per le prime si posiziona molto meglio che per i secondi, nonostante la competizione sulle chiavi e la quantità di prodotti in vendita nelle due aree sia paragonabile. Succede principalmente perché, sebbene correttamente incasellato, il sito web non ha abbastanza “trust” da meritare visibilità per entrambe le aree, quindi Google ne sceglie una, appunto quella che gli sembra più interessante per il progetto. Via via che aumenterà la fiducia di Google per quel sito web, miglioreranno i posizionamenti per più aree diverse, fino a quando tutte le aree saranno visibili.

 

Quanto traffico può avere un sito web?

Ma perché un sito ecommerce appena messo online non può essere visibile subito per tutte le aree di prodotto che offre? Semplicemente perché non se lo merita ed è assolutamente giusto così. In alcuni casi avrai certamente avuto la sensazione che ad un guadagno di visibilità su certe chiavi, corrisponda un calo per altre, come a dire rilassati, perché la coperta quella è, quindi non aspettarti più visibilità di quanta ne meriti, o per lo meno di quanta non te ne spetti in questo momento.

 

Perché Google deve incasellare e clusterizzare?

Bene o male Google, si è sempre comportato così, principalmente perché con buona pace dei supercomputer quantistici, non può avere abbastanza risorse da valutare in modo assoluto la qualità di tutte le pagine di tutti i siti web del mondo, dunque ripiega su una (grossa) semplificazione, valutando sì le singole pagine, ma relativamente al sito web in cui si trovano e basando parte della valutazione sulla fiducia che ripone nel sito web.

Se dunque coltivi il tuo progetto web nel tempo, lavorando bene sia sotto il profilo tecnico che per l’offerta dei contenuti, curando il rapporto con i tuoi utenti e sostanzialmente essendoci sempre, vedrai i tuoi grafici sulla visibilità crescere in modo lento, progressivo, inevitabile. Certo, potrà capitare che alla crescita di visibilità non corrisponda l’aumento di traffico, ma queste sono altre questioni, legate al singolo progetto web.

Quindi non farti concupire dall’idea di tentare il colpo gobbo proprio col sito della tua azienda, perché la fiducia si sa, ci vuole una vita a costruirla e solo pochi minuti per distruggerla.

Fai bene.

 

 

Rispondi all'articolo

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.