Come il termine stesso suggerisce, i commercialisti si occupano di commercio, sia nell’accezione burocratica ponendosi come intermediari tra soggetto assistito e agenzia delle entrate, sia in quella consulenziale, suggerendo soluzioni per ottimizzare i flussi di cassa e la “forma” del soggetto fiscale in funzione di fatturato e modello di business.
I commercialisti sono tanti (milioni di milioni) e tanto attenti a seguire i propri clienti quanto misteriosamente incauti nel curare la propria presenza online. La scarsa attitudine a comunicare con il medium digitale può dipendere dal fatto che i commercialisti sono una categoria di professionisti per i quali la domanda non manca di certo, soprattutto qui in Italia dove gli adempimenti burocratici rispetto alla fiscalità richiedono a tratti l’impiego di pratiche divinatorie.
I commercialisti e il web marketing
La maggior parte degli studi commercialisti non sente l’impellenza di comunicarsi attraverso il web, tuttavia esistono diverse realtà che stanno alzando la testa negli ultimi anni, alcune interessanti sotto il profilo tecnologico e/o di approccio alla comunicazione. In particolare esistono due tipologie di player:
- Chi fornisce un intervento di assistenza/consulenza
- Chi fornisce un servizio web based
I primi sono commercialisti (si presume abilitati a esercitare) che comunicano le proprie competenze direttamente attraverso il sito web con l’obiettivo di ottenere lead da trasformare in clienti. I secondi sono spesso aziende e softwarehouse che sviluppano piattaforme gestionali web based con caratteristiche tali da permettere agli utilizzatori finali di gestire la propria fiscalità per quanto riguarda aspetti come la compilazione e l’invio di fatture.
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Alcune piattaforme addirittura tengono la contabilità e riescono a farti proiezioni sull’entità degli adempimenti fiscali a cui sarai soggetto. Le più interessanti ti compilano addirittura gli F24 da pagare, sostituendosi di fatto al commercialista, almeno per quanto riguarda gli aspetti “meccanici” e sostanzialmente per i professionisti in regime semplificato (forfettario) e per i liberi professionisti in regime ordinario.
Fatturazione elettronica
La visibilità di questi ultimi player ha beneficiato tantissimo dell’introduzione obbligatoria della fatturazione elettronica, perché (brutto da dire) tutto sommato inviare fatture elettroniche mediante il sito web dell’agenzia delle entrate non è granché semplice: il calcolo dell’iva e della ritenuta d’acconto non è automatico, insomma, si perde tempo. Se dunque la fatturazione elettronica ha acceso un riflettore sul magico mondo dei commercialisti online, è pur vero che ad avvantaggiarsi di questa luce sono state soprattutto le aziende che hanno saputo offrire i servizi web based più completi e facili da utilizzare.
A questo punto se il tuo mestiere è il commercialista e non l’imprenditore tech, ti starai domandando come contrastare il potere di questi progetti già ormai tanto visibili e soprattutto se a questo punto valga la pena farlo. La mia risposta a questi interrogativi è un chiaro “certo che sì”, condizionato alla tua capacità di guardarti intorno e approfittare degli spazi lasciati aperti dalle corazzate concorrenti, senza lanciarti a capofitto contro di esse.
Strategia di comunicazione
Se il tuo obiettivo è semplicemente promuovere la tua attività di commercialista attraverso il sito internet e in generale il web, intanto ti dico subito cosa non fare: evita di comunicare come un’entità astratta, lanciando indicazioni sparse in “fiscalese” e in ogni caso NON usare un linguaggio più tecnico di quanto non sia necessario solo per darti un tono e dimostrare che ti occupi di cose troppo difficili per i comuni mortali, perché otterrai l’effetto di spaventare, confondere e allontanare le persone.
Mettici la faccia. Non sono le sale riunioni a curare gli interessi dei tuoi clienti, non i pavimenti in parquet e nemmeno le poltrone in pelle umana, ma tu. Una bella foto del team (o tua se operi da solo) in homepage è già più rassicurante di mille paroloni spesso incomprensibili.
Accreditati. Mostra da un lato le tue referenze, i tuoi clienti, le associazioni a cui sei iscritto, pubblicazioni e quant’altro, dall’altro le recensioni dei clienti che si sono già trovati bene con te. Funziona in molti casi per rassicurare gli utenti.
Risolvi problemi specifici. Il blog interno per lo studio di un commercialista può essere sviluppato per fornire suggerimenti mirati a chi sta pensando di aprire la propria attività. Il piano editoriale può dunque affrontare da un lato aspetti generali come ad esempio il funzionamento di un regime fiscale agevolato rispetto a certi aspetti pratici, dall’altro questioni mirate alla singola attività, come ad esempio le indicazioni per aprire un salone di bellezza, per un sale e tabacchi o per aprire una partita iva come web designer. Questi articoli sono molto utili e possono generare lead di facile conversione a patto che ti ricordi di verticalizzare bene le pagine del blog su quelle business in cui offri direttamente il servizio. Non tralasciare gli elementi di finalizzazione.
Fatti vivo nelle community. La mancanza forse più grave per i commercialisti online è proprio la scarsa attitudine ad “esserci” a fare networking per risolvere ogni giorno piccoli problemi random rispondendo a domande poste nei forum, nei gruppi Linkedin o Facebook. Su queste piazze digitali si concentra l’attenzione del tuo pubblico di riferimento, quindi puoi ottenere una buona penetrazione del tuo mercato semplicemente investendo mezz’ora al giorno per un anno.
Sviluppa relazioni. Un ulteriore aspetto posizionante per i commercialisti che vogliono costruire una presenza solida online è individuare gli interlocutori con cui entrare in relazione, magari proponendo video interviste da destinare agli utenti delle community di cui ho scritto al punto precedente. Una diretta settimanale con un imprenditore che racconti la sua esperienza con il fisco o con un avvocato esperto in questioni tributarie/fiscali può generare una sana attesa negli utenti di una community di settore e farti diventare in breve tempo un punto di riferimento.
L’obiettivo è raggiungibilissimo, data la scarsità di impegno che vedo in giro in questo segmento di mercato.
Insomma, puoi fare tantissimo, Vedi tu.