Se stai pensando di rivolgerti a un professionista per curare la tua comunicazione sul web o anche solo alcuni aspetti di essa, significa che hai un progetto web a cui tieni e che vuoi farne un business solido e duraturo. Questo è un bene. Se invece stai pensando di reclutare un collaboratore o uno stagista da pagare in base al risultato, magari con un rimborso spese, in visibilità o con l’esperienza per aver lavorato al tuo fantastico progetto, è probabile che tu non tenga al tuo progetto più che all’idea di vincere giocando al Superenalotto. Certo tutto può succedere.
Non ho i soldi da investire in un consulente web!
Nemmeno io ho i soldi per aprire un negozio di scarpe, infatti non lo apro. Un grosso equivoco che si cela nel commercio elettronico è che costi molto meno rispetto all’aprire un negozio fisico. Questo può essere vero in certi casi, ma nella realtà dei fatti, un negozio virtuale, soprattutto se funziona, richiede investimenti anche superiori rispetto a quelli necessari per aprire un’attività fronte strada. Certo, molto dipende da cosa vuoi vendere, quanto vuoi vendere, dove vuoi vendere e a chi, ma in linea di principio l’e-commerce vissuto come un tentativo ha le stesse probabilità di riuscita di una grossa vincita alla lotteria, come dimostrano le migliaia di attività e-commerce che aprono e chiudono negli ultimi anni solo in Italia.
Tradotto: se vuoi vendere abbigliamento per motociclisti su internet e hai un budget di 5.000 / 8.000 euro annui, forse è meglio investire in altro, perché la concorrenza ti spazzerà via a meno che tu non sia un maledetto genio del male. Come? Sei un genio del male? Ok, però anche gli altri pensavano di esserlo ed hanno chiuso entro il primo anno. Vedi tu.
Cosa deve fare un consulente e-commerce
Il commercio elettronico è il campo di applicazione più difficile del web marketing. Un progetto e-commerce non deve funzionare bene, deve essere perfetto. La perfezione è data dalla capacità di osservare e gestire giorno dopo giorno i comportamenti degli utenti su categorie e schede prodotto. Un sito e-commerce funziona bene quando è monitorato costantemente rispetto ai percorsi di navigazione seguiti dagli utenti, quando gestisce correttamente la logistica, quando ha un brand forte, una buona versione mobile e tempi di apertura di pagina più che ragionevoli, cioè quando il codice è ottimizzato e il server ospitante ha abbastanza risorse per gestire tutte le richieste.
Non si tratta solo di scaricare Prestashop, ottimizzare le pagine con un plugin SEO e investire in AdWords. Il commercio elettronico non è come vendere servizi mediante un sito web la cui unica possibilità di interazione è la pagina contatti. L’e-commerce è un processo costante, un meccanismo perfetto che funziona sui principi circolari di:
– osservazione
– azione
– valutazione
– aggiustamento
– osservazione
Come assumere un consulente e-commerce
Il consulente e-commerce deve avere competenze sulla logistica e sulla user experience, deve essere esperto di web analytics e avere uno sguardo quanto più ampio possibile su tutti i canali di comunicazione online e offline, sia quelli utilizzati dall’azienda che lo contatta, che quelli delle aziende concorrenti. Le competenze da vagliare sono principalmente:
– Web usability
– Web analytics
– Marketing
– Logistica
Il consulente può essere ingaggiato pro-tempore, ma solo in caso l’azienda abbia personale che possa essere formato su questi 4 punti e comunque se il progetto non è molto esteso, in caso contrario l’e-commerce specialist sarà da considerarsi risorsa strategica da internalizzare. Soprattutto il consulente e-commerce non funziona da solo, ma ricopre una funzione di interfacciamento con gli sviluppatori del sito web e con chi si occupa dell’advertising.
Cosa significa? che per far andare avanti il tuo negozio online ti serve personale, non meno di quanto ne servirebbe per mandare avanti un negozio vero e in realtà ti costerà di più, perché le competenze in gioco richiedono un livello di specializzazione più elevato rispetto a quello di un commesso, con licenza parlando.
Metti insieme una buona squadra, cerca le competenze migliori e preparati a investire tanto.
A proposito, avresti un buon consulente e-commerce da consigliarmi?
Aggiungerò i loro nomi qui in basso, con link ai loro siti web. 🙂
Concordo su tutto, le competenze devono essere ampie e varie. Non è detto che uno specialista in una sola funziona funzioni (anzi, spesso non funziona).
In più un progetto di ecommerce vero dovrebbe avere all’interno una figura di questo tipo. Il supporto esterno va bene all”inizio.
Nomi, qualcuno l’ho fatto su FB, ma posso considerarmi un “consulente eCommerce” 😉
Comunque ci sono anche Francesco Chiappini, Giovanni Cappellotto, Daniele Vietri e tanti altri che conosco e fanno bene il loro lavoro e con passione e competenza.