Pubblicare sul tuo sito web il costo dei servizi che offri è positivo o negativo? Ormai mi sono fatto un’idea abbastanza chiara, ma prima di esprimerla, punterò il riflettore su alcune categorie professionali che in tanti casi potrebbero usare il web molto di più (e meglio) di come fanno. Prima fra tutte, gli avvocati.
Quando passi davanti a una vetrina, vedi il prezzo di un prodotto. Se ti piace e valuti che costa il giusto, lo compri. Se per un qualunque motivo chiedi la consulenza di un avvocato accade una specie di magia: lui ti eroga il servizio senza dirti prima il costo e tu te lo fai erogare senza chiedere. A cose fatte il principe del foro ti chiede 3.000 euri (senza fattura), con l’effetto di farti sbiancare, che proprio rivedi la tua vita scorrere davanti agli occhi, poi un tunnel con una luce, cose così.
Quando ti riprendi vedi male perché ti è scoppiata una cornea per lo spavento, così ti rechi dall’oculista per farti visitare. Il “dottore” ti analizza con cura e poi ti prescrive un tir di camomille prima di chiederti 200 euri (sempre senza fattura) per la visita. A quel punto capisci che qualcosa non va, perché due stimati professionisti su due ti hanno erogato un servizio senza che tu gli chiedessi prima il prezzo. Eppure prima di far realizzare il sito web per la tua agenzia di grafica hai chiesto 20 preventivi e hai speculato anche sulla capienza del database MySql per risparmiare 3 euro. Qualcosa non torna.
Mostrare il prezzo è da pezzenti
Questa affermazione è assurda, ma te ne accorgi solo dopo aver dato 500 euro (naturalmente in nero) al neurologo a cui ti sei rivolto dopo aver esaurito il tir di camomille prescritte dall’oculista a seguito dell’esplosione della cornea per lo spavento conseguente alla lettura della parcella dell’avvocato. La verità è che vorresti essere intimamente come questi “grandi” professionisti, troppo nobili per esporre pubblicamente i loro prezzi o per dedicare tempo ad attività triviali come pagare le tasse.
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Per fortuna medici e avvocati non riescono più ad arricchirsi come negli anni ’80, ma il retaggio culturale che vede i soldi come una formalità di cui non parlare, è rimasto appiccicato al nostro immaginario, fino a farci pensare che pubblicare i prezzi dei nostri servizi sul sito web sia poco professionale.
I professionisti seri pubblicano i prezzi.
Altro che poco professionale. Pubblicare i prezzi dei tuoi servizi, anche a livello orientativo, risponde a un’esigenza che riguarda tanto chi ha bassi margini di investimento, quanto i clienti altospendenti. Il dentista Fabio Cozzolino ha ottenuto posizionamenti pazzeschi su Google pubblicando tra l’altro i prezzi dei servizi, mentre gli altri studi dentistici sul web di pari o minore caratura hanno preferito non trattare l’argomento, ritenendolo forse “poco elegante”. Vedi però che il Dott. Cozzolino non è propriamente un dentista di paese, ma un luminare della parodontologia italiana, oltre che mio personale maestro SEO.
Io stesso ho una pagina dedicata ai costi SEO che mi ha fruttato visite e conversioni a non finire, nonostante come professionista il mio costo sia mediamente e dichiaratamente elevato. Abbiamo scelto di far cadere il velo che separa il professionista dal proprio onorario, un velo ormai esclusivo, non nel senso che è elegante, ma che proprio allontana.
I nobili decaduti e il futuro alle porte
Il presente è una promessa. I beneficiari dei fasti economici legati al passato vedono assottigliarsi il loro potere. Chi prima girava in Ferrari oggi ha (solo) la Mercedes. C’è ancora chi si arricchisce giocando su incantesimi oscuri al pentagono, ma per fortuna lo fa in modo sempre meno spudorato. Se sai fare il tuo mestiere e vuoi far parte di questo cambiamento, puoi fare due cose:
- pubblica i prezzi, anche orientativi. È utile, qualunque lavoro tu faccia;
- chiedi sempre il prezzo prima di farti erogare un servizio e chiedi sempre fattura;
Che tu sia da una parte o dall’altra della barricata, il futuro tuo e quello di tutti, dipende dalle tue scelte.