Gestisci un progetto web che si posiziona già discretamente su Google per tutte le chiavi su cui hai progettato di scrivere contenuti e che sono emerse facendo keyword research. Hai passato gli ultimi anni a sviluppare un piano editoriale per i motori di ricerca e ora a distanza di tempo, hai esaurito tutti i possibili titoli, quindi ti trovi in preda a una sensazione di intorpidimento, mista a sconforto. Senti una spinta inerziale a proseguire nello sviluppo di nuovi articoli, ma senti già sulla nuca il peso del mio sguardo pungente. C’è veramente bisogno di uno o cento contenuti nuovi? Sei sicuro che faranno bene al sito web su cui hai già sviluppato un intero piano editoriale?
La risposta non è scontata, perché forse sì, servono, ma oggi vorrei farti riflettere su quanto talvolta appaia più semplice sviluppare un contenuto nuovo invece che fermarsi un momento, aprire il file di progress da una parte, Semrush dall’altra e procedere a una valutazione lucida sulle pagine migliorabili.
Avere un file di progress
Il primo errore commesso da chi gestisce un blog personale o aziendale è non avere un file di Progress. Il Progress serve a tenere nota degli articoli già pubblicati, di quelli da scrivere, da pubblicare, di quelli ancora da analizzare – spesso solo idee – e di quelli da riprendere, appunto da aggiornare. In mancanza di un elemento organizzativo di questo tipo, è praticamente certo che nel corso del tempo si andranno a sviluppare più contenuti sovrapponibili o comunque certi argomenti verranno coperti troppo più rispetto ad altri, per i quali il blog resterà lacunoso.
Quindi se hai già un monte di articoli pubblicati, ma non ancora un file di progress, apri un maledetto foglio di calcolo e approntane uno con le date, i titoli, le main keyword, i volumi di ricerca, le categorie di appartenenza e lo stato del contenuto. Fallo e ti prometto che tra un anno mi ringrazierai.
Come valutare le pagine da riaprire
Se assumiamo che non è sempre utile sviluppare pagine nuove o che non dobbiamo pubblicare per forza 4 / 8 / 12 articoli al mese (pena la rescissione del contratto, per carità), allora potremo finalmente guardare la mappatura degli articoli pubblicati e riflettere su quali allo stato, siano i punti forti e quali i deboli da riprendere.
Per procedere a questo tipo di analisi apro Semrush e vado a guardare le pagine che ricevono il maggior traffico del mio blog. Per queste pagine vado a guardare le parole chiave per le quali si posizionano ed è lì che di solito trovo i “buchi”, vale a dire keywords rilevanti per tipologia e volume, rispetto alle quali la mia pagina si posiziona male.
A questo punto posso ragionare sul motivo per cui la pagina non si posiziona per quella determinata chiave / ambito di ricerca. Solitamente le circostanze sono due:
- Per quella chiave gli utenti vogliono vedere siti web di tipo diverso dal tuo;
- Non hai trattato a sufficienza il topic.
Se nel primo caso c’è poco da fare, il secondo è invece un chiaro invito a riprendere il contenuto e ampliarlo, sviluppando opportunamente l’argomento inquadrato dalla keyword per cui ti posizioni male.
Attenzione però, non è detto che in quest’ultimo caso sarà opportuno creare un nuovo topic nell’articolo già esistente. Insomma, è vero che molto spesso abbiamo contenuti da riprendere, ma talvolta invece occorre proprio svilupparne uno nuovo. Ma come faccio a sapere quando ampliare un contenuto esistente e quando scriverne uno da zero? Semplice, chiedi a Google: per la chiave rispetto a cui sei debole, si posizionano pagine che trattano anche quell’argomento o pagine che trattano SOLO quell’argomento? In base a come viene popolata la prima serp potrai farti un’idea chiara sul fatto che sia opportuno o meno procedere all’aggiornamento della pagina già esistente o alla creazione di una pagina nuova.
Sapere è molto meglio
Magari finisce che nel tuo caso devi veramente sviluppare un sacco di contenuti nuovi, ma un conto è farlo perché ti sei mosso analizzando il tuo corpus di pagine, gli strumenti e le serp, mentre cosa diverse a partire a priori dall’idea di sfornare pagine su pagine, perché “è meglio un articolo in più” a prescindere.
Insomma, mettici un po’ di consapevolezza.