Il “posizionamento” di un progetto web può essere inteso come l’ottenimento di un buon risultato di visibilità nei motori di ricerca, ma anche come il raggiungimento della massima notorietà nei confronti del proprio pubblico di riferimento. Ora a seconda del business troveremo certamente aziende più interessate all’una o all’altra cosa.
Ad esempio, un’azienda che si occupa di organizzare eventi aziendali potrebbe avere più interesse a posizionarsi attraverso il passaparola, mentre il titolare di un sito web che pubblica anticipazioni sulle serie TV potrebbe al contrario essere più interessato al classico posizionamento nei motori di ricerca, infischiandosene del resto.
Ecco, secondo me bisogna sempre lavorare alle due cose insieme, non tanto e non solo perché sono entrambe importanti, ma perché una cosa produce e fortifica l’altra, nel senso che quanto più un sito web sarà ben posizionato nei motori di ricerca, tanto meglio se ne parlerà e quanto più se ne parlerà, tanto meglio il sito web si posizionerà nei motori di ricerca.
Adesso ti spiego come seguo il posizionamento dei siti web che fanno capo alle aziende con cui lavoro. L’unica premessa è che in questo caso diamo per scontato che sia stata già condotta un’analisi SEO approfondita e che siano già stati corretti eventuali problemi SEO tali da inficiare un lavoro accorto sul versante della produzione di contenuti e relazioni.
Valutazione delle oscillazioni sul posizionamento
Il primo passaggio che compio è osservare l’andamento del traffico, in genere su base quindicinale. Osservo in particolare il traffico reale con Analytics e quello stimato da Semrush sulla base della visibilità organica, vale a dire del numero delle keywords posizionate in rapporto alla posizione che occupano entro le prime 10 pagine di Google. A fronte di questa prima osservazione mi soffermo sulle principali oscillazioni nell’ultimo intervallo di tempo, vale a dire dei cambiamenti di posizione. A questo punto faccio subito inferenza ponendomi domande precise:
- Cosa si è spostato?
- Di quanto si è spostato?
- Perché si è spostato?
- E adesso, che facciamo?
Questo tipo di riscontro è importantissimo, perché da qui partono tutte le riflessioni sul mercato di riferimento, più o meno interessato a un certo prodotto/servizio anche su base stagionale, sulle azioni condotte dai concorrenti, su eventuali problemi che ci penalizzano, come un contenuto inadatto o un’emergenza SEO da risolvere. L’output può essere la richiesta di migliorare il contenuto della pagina con informazioni precise sui topic da integrare, oppure un’analisi matched con altri siti web concorrenti, da cui faccio emergere i minus rispetto a loro rispetto alle pagine messe a confronto, oppure ancora una serie di suggerimenti più tecnici sull’ottimizzazione SEO di superficie o su quella strutturale della pagina in funzione delle altre nella stessa area del sito web.
Valutazione della copertura indice
Anche questo è un passaggio che va ripetuto periodicamente nel tempo. La search console può raccontarci cose di un sito web che il sito stesso non ci dice. Ad esempio studiando la copertura indice possiamo venire a sapere che Googlebot richiama periodicamente una serie di percorsi che non sono in realtà presenti nel codice del sito web. Talvolta si tratta di percorsi che non sono più presenti, ma che prima c’erano, talaltra si tratta invece di percorsi generatisi a seguito del fatto che Google scansiona più volte uno stesso URL con suffissi diversi. Per casi diversi ci sono contromisure diverse da mettere in essere per ridurre problemi, quindi non mi dilungo qui, perché ogni sito web ha la propria storia.
Valutazione delle possibili partnership
È un aspetto a cui tengo molto. In diversi casi mi concentro quasi unicamente sui primi due punti descritti sopra, ma ogni volta che ne ho l’opportunità e che soprattutto intravedo la possibilità di facilitare l’instaurazione di una partnership con caratteristiche tali da migliorare sul serio la vita degli utenti di entrambe le parti, mi adopero con parecchie energie per mettere insieme le persone e i siti web, tenendo ben presente che le sinergie migliori si creano tra aziende che hanno lo stesso pubblico di riferimento, ma modelli di business diversi.
Conclusioni
Fare analisi per migliorare il posizionamento di un sito web nel tempo richiede molta pazienza. Col tempo e l’esperienza in un certo segmento di mercato impari a conoscere e prevedere tante possibili situazioni belle o brutte. In linea di massima qui ti ho descritto cosa studio giorno dopo giorno sul versante tecnico, sulla competitor research e su quello editoriale per fare in modo che i miei clienti stiano sempre sul pezzo. A volte è un lavoro estenuante, ma al di là di muoversi in questo modo puoi solo abbozzare azioni scomposte e disorganizzate, che a volte possono portare benefici, ma spesso risulteranno fuorvianti, per non dire umorali.
E invece perfino la rivoluzione più fragorosa va organizzata meticolosamente, mettendo bene un piede avanti all’altro.