Il miglior tema WordPress, SEO friendly

Stai per lanciare il tuo nuovo progetto web e dopo accuratissimi studi di mercato sei finalmente pronto a condividere col mondo la tua opera, frutto dell’ingegno non comune di una mente come poche. Tutto molto bello, ma hai solo un piccolo problema: non sai come scegliere il template per WordPress né quale sia migliore per i motori di ricerca, nel senso di quale tema garantisca le performance migliori in termini di apertura di pagina ed allo stesso tempo offra le le più ampie possibilità di intervento sugli elementi dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Da cui nasce la domanda che trovi nel titolo di questo articolo, presa pari pari da un post di qualche giorno fa nel gruppo dei Fatti di SEO. E come vuoi rispondere?

Il miglior template wordpress seo friendly

 

Mi sono trovato ad abbaiare contro la superficialità di alcune domande che si leggono nei gruppi su facebook (ma anche nei forum), finché non ho realizzato che il web è un territorio virtuale sconfinato, dove chiunque può scrivere quel che vuole in assoluta libertà. Non esistono brutte figure che non vengano dimenticate entro 48 ore, non ci sono vincoli sui comportamenti ritenuti socialmente accettabili e soprattutto non esiste il concetto di “superficialità”, perché quasi tutto quel che si legge risulta schiacciato su livelli di approfondimento da scuola elementare.

 

Dipende

Ogni volta che un professionista del digital scrive “dipende”, da qualche parte un utente web, magari uno di quelli che chiedono quale sia il miglior tema per WordPress, si risente come se fossimo venditori di fuffa(h) e in generale come se il prezzo del biglietto fosse troppo alto per una risposta tanto vaga. Ma finché la fuffa è nella domanda, le nostre risposte non potranno essere meno approssimative. #Capivàteci

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Ora non dico che dietro certe domande generiche ci siano intenzioni o persone cattive, piuttosto e per forza di cose mi trovo a constatare sempre più spesso che la misconoscenza di certi argomenti si fonde con la superficialità nel porre quesiti sulle piazze di confronto tematico. In realtà è proprio quando ne capisci di meno che dovresti provare ad articolare di più le domande, insomma, dicci quantomeno cosa accidenti devi farci con questo sito!

 

Che significa template SEO friendly

Ad ogni modo, al netto delle polemiche e per dare un senso alla domanda nel titolo, proviamo a inquadrare i parametri più importanti per rispondere alla domanda. Fondamentalmente NON esiste, nel senso che non puoi trovare un template WordPress già esattamente configurato per le migliori prestazioni rispetto al tuo modello di business a meno che tu NON abbia alcun modello di business. Se il caso è questo, il miglior tema WordPress è TwentyTwenty, senza ombra di dubbio!

Qualche Giorno fa, Giovanni Sacheli si sfogava su facebook scrivendo: «209 dipendenze javascript richiamate in pagina e 30 css. Che faccio, lascio?». In questo caso Sacheli si riferiva a ciò che si nasconde “sotto il cofano” di un sito web, dunque è invisibile agli occhi meno esperti. Da qui potremmo subito dire che un buon template per WordPress non deve generare troppe chiamate JS o CSS, soprattutto nella parte alta del codice sorgente. Tutto bene fin qui, salvo che spesso non è il tema in sé a generare queste dipendenze, ma l’assetto del tema con i plugin caricati. Elementor ad esempio è un page builder riconosciuto per le enormi potenzialità, ma questa grande libertà di utilizzo richiede altrettanta perizia nella gestione, proprio per evitare i problemi a cui accennava Sacheli nel suo post. Lo stesso vale per WooCommerce, l’estensione più diffusa di WordPress per il commercio elettronico. Ancora l’eccezionale semplicità di utilizzo nasconde insidie di cui ho già abbondantemente parlato in un webinar su Semrush.

Anche qui vorrei essere molto chiaro. Tecnologie come Elementor o WooCommerce sono FANTASTICHE, ma per me richiedono un check SEO a monte, perché se mal gestite possono produrre quei problemi invisibili che pesando sulla scansione rischiano di produrre risultati stentati in termini di visibilità nei motori di ricerca.

 

Suggerimenti basati sull’utilizzo

Se hai letto fin qui, ti sarà chiaro che il problema non è tanto il template in sé, ma le integrazioni con le estensioni. Non mi soffermo tanto sugli aspetti di user experience né sulle opzioni di customizzazione native di ciascun tema, perché in quel caso ritorna preponderante la domanda “cosa ci devi fare?”, piuttosto ritengo utile riportare alcune valutazioni arrivate dal web, in particolare dal gruppo dei Fatti di SEO:

Si parla generalmente bene dell’accoppiata OceanWP più Elementor, di Generate press, (ovviamente) di TwentyTwenty, Enfold, ma soprattutto del framework Genesis, che mi sento di consigliare anch’io per l’estrema duttilità, anche se richiede quasi inevitabilmente l’intervento di un dev per il tuning.

Alla fine si torna sempre lì. Il template migliore è quello di chi lo sa ottimizzare. Più è semplice il progetto, meno occorrerà investire tempo a trovare soluzioni per comprimere, accorpare, minificare file e percorsi di scansione. Viceversa, con il crescere della complessità in termini di comunicazione, si andrà a stirare il codice – programmando o caricando estensioni di terze parti –  per adattarlo alle nuove necessità, producendo inevitabili progressioni degli elementi di disturbo.

Tradotto e semplificato, se hai intenzioni piccole puoi cavartela restando nel piccolo, altrimenti meglio far bene le cose da subito, perché risolvere i problemi dopo può costare caro in termini di visibilità oltre che economici.

 

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