Flavius Florin Harabor è uno sviluppatore e consulente web marketing, imperatore (indiscusso) di Telegram, SEO e WordPress Specialist, Relatore e Formatore. È da poco uscito il suo libro intitolato Manuale pratico operativo su Telegram, edito da Flaccovio. Ne ho approfittato per sottoporgli alcune domande utili a inquadrare questo lavoro editoriale e scoprire i suoi punti di vista su questo importante dispositivo di marketing.
Ciao Flavius, ci racconti i tuoi attuali focus lavorativi?
Ciao Francesco, attualmente mi definisco un lavoratore del web ibrido. Cioè sono ancora una freelance che si occupa di WordPress, SEO e Telegram, ma allo stesso tempo qualche giorno alla settimana lavoro come dipendente assunto all’interno di uno studio di animazione, dove come figura professionale assomiglia moltissimo all’IT Manager o Project Manager.
Ecco da dove nasce questa mia auto definizione di lavoratore del web ibrido.
Come hai strutturato il tuo Manuale pratico operativo su Telegram e a chi si rivolge?
Bellissima questa domanda, perché effettivamente il manuale operativo su Telegram che ho scritto ha una struttura pensata un pochino a compartimenti. Questo significa che se vuoi scoprire solo quello che puoi fare un un gruppo o con un canale, c’è la parte li analizza e li fa a pezzi, offrendoti la risposta a tutte le domande che potresti avere a riguardo. Mentre se il tuo interesse è legato ai bot, ecco c’è un comparto o meglio dire una sezione del libro che non solo ti racconta cosa sono, come possono tornare utili, ma hai addirittura un esempio pratico e un codice sorgente di un bot base, con i suoi comandi che puoi studiare, scrivere e poi eseguire.
Quindi ho cercato di realizzare si un manuale che abbia un inizio e una fine, che abbia una lettura facile e scorrevole che ti spinga a leggere tutte le pagine, ma allo stesso tempo ho pensato a quei lettori che vogliono solo capire come funziona una o due funzionalità di Telegram.
Il manuale partico operativo su Telegram che ho scritto è rivolto a tutti ed è pensato per tutti. Cioè può essere letto dall’utente comune che sceglie di usare questa piattaforma per parlare con i propri cari, amici e colleghi, ma allo stesso tempo è un manuale operativo per chi ha un’azienda o è un libero professionista.
Ogni funzione più rilevante non solo viene spiegata e raccontata, ma a fine discorso indico come può essere usata e in quali circostanze. Faccio un esempio: i videomessaggi.
Da una parte nelle chat one-to-one possono essere un modo per rispondere velocemente ad una persona, all’interno di un canale i videomessaggi diventano automaticamente una risorsa per raccontare una pillola del giorno. Quindi un esperto SEO o WordPress, può raccontare ai propri follower in un minuto l’ultima novità scoperta.
Ho pensato che strutturare così il libro e i capitoli, possa essere anche molto più facile per un libero professionista, per un’azienda, per chi si occupa della comunicazione per la pubblica amministrazione o un semplice lettore, possa avere non solo il racconto e la spiegazione di quella determinata funzione, ma anche come la può usare per se.
Quali sono oggi le più grosse opportunità che vedi rispetto a Telegram e quali i suoi limiti?
Parto dai limiti, che è un pochino strana come scelta da parte di una persona come me che ha scritto un libro su Telegram. Però va ammesso sin da subito che vi sono alcuni limiti e che alcuni utenti ancora oggi fanno fatica nell’adottare più frequentemente l’app.
Un dei limiti è che ancora oggi, vi sono troppi utenti fake che contattano le persone partendo dalle chat di gruppo pubbliche. È vero che Telegram ha attivato alcuni sistemi di protezione, ma non li ha ancora resi disponibili per tutti. Questo è un limite non indifferente.
Un altro limite è la troppa burocrazia per richiedere la famosa spunta blu come canale, gruppo o bot verificato. Te lo dice uno che è riuscito a far ottenere questa spunta ad aziende ed enti statali, ma per lui stesso no.
Un altro limite sicuramente riguarda la posizione di alcuni elementi di configurazione, che non sono facili ed intuibili per tutti, quindi ecco che ti serve un corso di Telegram o un manuale dedicato. Poi all’interno del libro ne racconto anche altri.
Bene adesso dopo aver sparato a zero, vediamo quelli che sono i pregi di questa piattaforma.
In primis il fatto che è cloud computing e che sincronizza in tempo reale tutte le attività svolte. Quindi puoi passare da smartphone, a tablet, al PC o al browser su cui hai le sessioni attive di Telegram e ritrovarti tutto.
La possibilità la dove si hanno più numeri di telefono e quindi magari anche più account Telegram, di averli tutti nella stessa app.
La possibilità di suddividere le chat in cartelle, così hai le chat di gruppo dedicate al lavoro o le chat dedicate ai clienti, separate dalle chat di gruppo dedicate alla famiglia o agli amici.
Oggi su Telegram si ha un pubblico in continua crescita che ha voglia di leggere in formarsi, stando alle ultime dichiarazioni ufficiali, i canali pubblici generano oltre 1 trilione di visualizzazioni nei canali ogni mese.
Pure in questo caso all’interno del libro racconto e faccio l’esempio di altri pregi.
Quali tipologie di aziende o professionisti possono avvantaggiarsi maggiormente dall’utilizzo di Telegram?
Risposta breve: per me tutti!
Però visto che è una domanda aperta e che riguarda la mia esperienza cerco di dare una risposta più articolata. Quindi, ad oggi tutte le aziende, i liberi professionisti e la stessa pubblica amministrazione può trarre vantaggi dall’utilizzare maggiormente Telegram. Però va detto che sicuramente tutti quei liberi professionisti e aziende che offrono servizi o propongono dei prodotti sono più avvantaggiati rispetto ad altri. Per esempio i canali o i gruppi di viaggi e delle gite, così come quelli degli sconti, oggi la fanno da padroni su Telegram. Idem se parliamo del mondo delle criptovalute e delle blockchain, per non dimenticare tutti quei canali di informazione quotidiana.
Diciamo che ogni merco e tipologia di azienda ha il progetto che fa meglio di lui, con numeri non indifferenti e che possono essere presi come esempi per potersi migliorare.
Quali sono gli errori più frequenti da parte di chi utilizza Telegram per la propria comunicazione?
Diciamo che l’errore più comune è quello che vedo da quando sono arrivato sul web con il mio primo sito nel 2004. Cioè pensare che tutti i motori di ricerca sono uguali e che tutte le piattaforme sono identiche, quindi portando gli stessi identici contenuti. La mia, ma anche quella di molti colleghi, è una “battaglia” ventennale, in cui non so se mai riuscirò o riusciremo a vincere, ma chissà.
A questo va aggiunto il fatto che molti si buttano sul nuovo strumento appena arrivato sul mercato e poi lo abbandonano. Quindi trovi oggi un sacco di gruppi ormai spenti, canali che non pubblicano più nulla, bot non più funzionanti, etc. La cosa che è sorprendente in questo caso, non è che questo abbandono avvenga da parte di piccoli liberi professionisti o aziende, ma da grandissime aziende, club sportivi, pubblica amministrazione e così via.
Quello che ti ho raccontato e detto in questa risposta, sia chiaro che non avviene solo su Telegram, ma anche sul proprio sito istituzionale, su TikTok, Facebook, X, Threads, Instagram, Linkedin, Pinterest e mi fermo qui con l’elenco perché è infinito.
In ultimo, puoi lasciarci qualche link per restare aggiornati sull’argomento?
Lo so che gioco in casa, però dal Giugno 2017 ho aperto il canale Telegram che si intitola InsideTelegram (https://t.me/InsideTelegram), peso che sia il canale più completo e più aggiornato in tempo reale su quelle che sono le novità dedicate a questa app e tutto quello che gira intorno ad essa.
Il secondo canale è il mio Flavius Florin Harabor (https://t.me/FlaviusFlorinHarabor), qui dentro più di qualche volta può capitare che pubblichi delle riflessioni sull’utilizzo di Telegram in ottica business.
Poi ovviamente a queste risorse, esiste poi il blog ufficiale di Telegram (https://telegram.org/blog), così come essiste il canale ufficiale e gestito dal team Telegram Suggerimenti di Telegram (https://t.me/TelegramTipsIT).
Invece per chi vuole informarsi su quello che viene detto in modo diretto da Pavel Durov, il padre di Telegram, sul suo canale ufficiale Du Rove’s Channel (https://t.me/durov) può trovare tutte le informazioni e le sue pubblicazioni.
Grazie mille Francesco per questa opportunità che mi hai dato e per le domande che mi hai fatto, ma soprattutto grazie a tutti coloro che hanno letto questa intervista, che hanno eventualmente acquistato il libro da me scritto e per chi condividerà questa intervista.