Megamenu, Burger Menu, verticale o classico. Cosa preferisce Google?

I menu di navigazione servono a raggiungere le aree principali di un sito web. A partire dalle voci di menu è possibile navigare tra le pagine fino a trovare il contenuto che si sta cercando. Ma qual è il modo migliore per organizzare le voci di menu e soprattutto qual è il menu più adatto al mio progetto web?

Menu, megamenu, burgermenu, ma che menu?

Menu, megamenu, burgermenu, ma che menu?

Un sito web non segue la logica sequenziale del libro. Non esistono la pagina 2, la 3, la 4 e così via, ma solo la prima pagina, appunto la Homepage, dopodiché si procede secondo logica ipertestuale, effettuando salti tra le diverse aree organizzate per pagine o archivi. La navigazione sul web avviene dunque a strati, dal più superficiale che è sempre la home, fino al più profondo. Il link interno è quella porta che ti permette di saltare da uno strato all’altro, quindi andrebbe gestito tenendo conto che salvo eccezioni certamente possibili – e in certi casi auspicabili – i contenuti di ogni strato devono essere raggiungibili solamente da quello immediatamente superiore, cioè da quello più vicino alla homepage.

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Fatta questa premessa, possiamo finalmente chiederci quali link vadano bene per quali menu. La risposta è un secco “dipende” che a breve cercheremo di aprire e sviscerare a dovere. Ed ora… sigla! … a no, aspè.

 

Quando evitare i megamenu

I megamenu sembrano armi fotoniche in dotazione ai supereroi giapponesi, ma in effetti sono “tendine” ampie e spesso strutturate per gradi e tipologia di contenuto. Permettono spesso di muoversi per livelli di profondità diversi come categorie e sottocategorie, senza lasciare la homepage di un sito web e quasi sempre in realtà, permettono di farlo a partire da qualunque pagina si stia navigando. I megamenu non sono praticamente mai una buona cosa, perché rendono tutte le aree diverse raggiungibili sempre e comunque da qualunque pagina del sito web, schiacciando la percorribilità del sito web e di fatto demolendo la logica dei silos.

Il mega menu per altro appesantisce moltissimo la scansionabilità delle pagine del sito web, perché tutti quegli accidenti di link interni si troveranno nel codice sorgente di tutte le pagine, tuttavia diventa tollerabile per i grossi ecommerce che vendono molti(ssimi) prodotti diversi, tutti interessanti per le stesse persone.

Occhio a quest’ultimo passaggio messo in grassetto, perché non è banale.

Dal mio punto di vista, tutti gli altri siti web che usano megamenu, dovrebbero smettere immediatamente, chiedere scusa (così in generale) e continuare ad esistere senza vivere nel terrore all’idea che l’utente debba fare un click in più per arrivare nella pagina business partendo dalla homepage. NON serve rendere tutte le pagine raggiungibili dal tutte le altre. A Googlebot ci pensa la sitemap e per altro gli utenti devono arrivare alle tue pagine business da Google, non dalla homepage. Chiaro?

 

Burger menu

A me non piacciono perché mi occupo di SEO. E quando ti occupi di SEO non può piacerti ciò che è nascosto alla vista. Molto meglio i menu lineari, visibili, senza tendine, insomma quelli vecchi, quelli facili. Invece i burger menu sono roba sofisticata e a motivo di ciò trovano collocazione nei siti web che fanno dell’estetica contemporanea un tratto distintivo. Va da sé che queste riflessioni valgono per i burger menu nelle versioni desktop, perché il burger è assolutamente normale e imprescindibile in quelle mobile. Vabbè, precisazione probabilmente inutile, ma doverosa.

Consiglierei di non usarlo, ma in caso tu sia bello bello in modo assurdo, usalo per i siti web vetrina aziendali con poche voci di menu. Non userei il burger per le grandi architetture o per quelle molto annidate.

 

Main menu verticale

Scommetto che ne hai visti tantissimi, però adesso su due piedi non te ne viene in mente nessuno. Lo sviluppo verticale del menu principale è tipico dei siti e-commerce che servono tante categorie, ma con poca profondità. Quando le categorie di primo livello sono troppe, diventa impossibile tenerle tutte in orizzontale, ecco dunque che il menu principale si sposta sulla sidebar (solitamente) di sinistra per alloggiarle tutte. Lo vedo molto spesso succedere nelle ferramenta online e nei siti ecommerce di materiale elettrico. Per queste tipologie di progetti suggerisco certamente tale via.

 

Conclusioni: a ciascuno il suo

Come puoi immaginare, le riflessioni possibili (e necessarie) sull’organizzazione dei menu sono tantissime e pensa che qui stiamo ragionando dei soli menu principali. Ricorda sempre che la logica propositiva dei menu segue sempre quella dei silos, dunque le scelte in termini di cosa mostrare e quelle in termini di suddivisione e customizzazione del menu, dovranno sempre partire da una riflessione a monte sulle eventuali diversità nelle caratteristiche dei pubblici di riferimento del progetto web.

A questo punto sono io a farti la domanda di partenza: dopo aver letto questa breve disamina, quale credi che sia il tipo di menu migliore per Google?

🙂

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