Perché conviene farsi in quattro per organizzare un evento?

Perché organizzare un evento

Perché organizzare un evento

 

La mia riflessione di questa settimana potrebbe tornarti utile, soprattutto se ti occupi di formazione, ma vale in generale se hai un’azienda e sei già presente su internet. Le forme di pubblicità come le campagne sponsorizzate su Google / Facebook o in modalità native advertising, sono certamente utili per catturare l’attenzione del tuo pubblico di riferimento, ma credimi se ti dico che non c’è spinta più forte per il tuo brand (e per il business) che mettere insieme le persone in una sala congressi o in qualunque altro luogo adatto a contenerne un bel po’.

 

Che tipo di evento posso progettare?

In alcuni casi è piuttosto facile definire il “tipo” di evento. Se ad esempio il tuo business sono i corsi di formazione, l’evento potrà essere strutturato come un simposio di esperti che trattano approfondimenti ciascuno rispetto al proprio ambito di studi. L’evento aziendale gira sempre intorno alla presenza dell’esperto, dell’influencer che viene a dispensare un po’ delle sue conoscenze che ti saranno utili quale che sia il segmento di mercato su cui si affaccia la tua azienda o tu come consulente: più l’esperto che inviti è autorevole, più le persone saranno contente di partecipare.

 

L’evento serve al business oppure È il business?

Qui c’è da fare il più delle volte una grossa distinzione tra chi utilizza l’evento come uno strumento di visibilità e chi invece ne fa la principale fonte di reddito. I primi tendono a creare pochi appuntamenti, tipo due o tre all’anno, anche a pagamento, ma il più delle volte tra quello che costa organizzarli e quello che si ricava, si è fortunati ad andare in pari. I secondi invece strutturano una rete di appuntamenti tale da essere coinvolti a tempo pieno (e indeterminato) nell’organizzazione. Che si parli di corsi per venditori o di congressi medici, conosco persone le cui liste di contatti hanno un valore inestimabile, però non ti dico chi sono, sennò vengo squalificato.

 

Come si prepara un evento?

La domanda è ignorantemente “larga” di proposito. Sebbene non vi si possa rispondere in modo secco e preciso, una regola aurea c’è ed è trovare il modo di mettere insieme le persone nel tempo, costruendo un dispositivo che giorno dopo giorno ti consenta di entrare in contatto con persone interessate agli argomenti che tratti in modo incrementale.

 

Quali sono questi dispositivi?

Il tuo blog aziendale / personale: invece di scrivere un articolo ogni sei mesi, prova a dare cadenza al tuo lavoro editoriale. In questo modo porterai sempre più persone a ritenere l’uscita del tuo prossimo post un appuntamento da non perdere. Se poi scrivi anche cose sensate e interessanti è meglio. 

Newsletter: serve per finalizzare il lavoro editoriale sul tuo blog, infatti questo secondo punto integra e completa il precedente. Una newsletter ha poco senso se non posta spesso articoli, così come un blog che pubblica con frequenza non può essere usato efficacemente per organizzare un evento se non invita gli utenti a lasciare la propria email.

Social groups: le community come i gruppi su Facebook e Linkedin sono strumenti potenti ed efficacissimi quando l’obiettivo è mettere insieme le persone interessate ad un argomento. I gruppi sono certamente molto più impegnativi rispetto ad un blog, perché se vuoi fare le cose per bene devi starci dietro giorno e notte, ma il riscontro può essere tale da giustificare l’impegno.

 

Un dettaglio: i relatori?

I due grossi lavori nell’organizzazione di un evento sono la costruzione di una buona cassa di risonanza da un lato e tutta la parte logistica dall’altro. Rispetto a questo secondo punto, a seconda dei casi ci sarà da prenotare alberghi, treni, aerei, la sala congressi e altre mille cose per le quali perderai il sonno… ma ne vale la pena?

Secondo me decisamente sì, ma a questo punto vorrei sapere cosa ne pensi tu. 

Insomma, tutto questo patire, ce l’ha un senso?

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