Oggi abbiamo il piacere di fare quattro chiacchiere con un comunicatore web in odore di santità. Ryuichi Sakuma è uno dei consulenti di area web marketing più richiesti in Italia in questo periodo. Proviamo a capire se ci spiega il suo segreto.
1) Innanzitutto presentati, dicci qualcosa su di te e del tuo progetto web
Mi chiamo Marco Ronco, anche se il mio soprannome è Ryuichi e sembro uscito da un fumetto di Dragon Ball. Sono un esploratore a tempo pieno, mi piace studiare, indagare, testare e sperimentare nel mondo della SEO e del Web Marketing.
Ho la fortuna di lavorare in questo campo da 13 anni: 10 nella SEO e 13 nel Web Design e Web Marketing. In questo periodo ho avuto modo di conoscere tantissime realtà aziendali diverse: dal piccolo imprenditore alla grande azienda.
Ho sviluppato un metodo di lavoro che sposa la SEO, il Web Marketing, la produzione di contenuti di valore e il voler mettersi a disposizione degli altri e lo racconto nel mio sito. Questo è il metodo che ho applicato per far crescere i miei amici e clienti; tra i miei clienti ho il piacere di includere il Gruppo Enel Green Power, Esso, Giochi Preziosi, Star Comics, FlashBook Edizioni, Namco Bandai Italia, Nintendo, Robin Good, Alpretec, Giuseppe Notarncola, Guideconsole e molti altri.
2) Perché Emanuele (Vaccari) e Francesco (Margherita) sostengono che sei in odore di santità? C’entra per caso il rapporto con i tuoi clienti?
Penso che Emanuele e Francesco siano molto gentili e che mi fanno un onore che probabilmente non merito.
Non faccio nulla di “santo” ma cerco, nel mio piccolo, di fare del mio meglio per mettermi a disposizione delle persone: praticamente tutti i miei rapporti lavorativi iniziano con una chiacchierata con chi mi contatta. Cerco di capire se posso essergli utile, se posso in qualche modo mettere a disposizione di chi mi parla l’esperienza che ho accumulato nel tempo.
Molto spesso le persone che mi contattano sono agli inizi di un percorso, desiderano integrare la SEO alle proprie strategie di web marketing o, più semplicemente, hanno un problema che gli impedisce di ottenere le soddisfazioni o gli obiettivi che desiderano con il proprio sito. La cosa bella è che, nella maggior parte dei casi, questo problema è di natura tecnica o di facile risoluzione quindi, fortunatamente, bastano davvero pochi minuti di chiacchierata per risolverlo.
Quando parlo con una persona spengo tutto ciò che mi sta intorno, mi concentro e cerco di ascoltare, come se non vi fosse altra persona al mondo che il mio interlocutore. Spesso, nella fretta di tutti i giorni, ci può capitare di dimenticare che stiamo parlando con una persona, non con un “cliente”.
Se una persona ti presenta il suo progetto web ti sta presentando spesso i suoi sogni, le sue speranze e spesso anche il frutto di decine se non centinaia di ore di lavoro. In quel preciso istante, quella persona ha deciso di fidarsi di te e della tua esperienza, ed è una cosa fantastica.
Questo, da una parte, mi fa sentire veramente grato: la fiducia al giorno d’oggi è rara, e cerco di ricompensarla facendo del mio meglio per stare vicino alle persone che mi contattano; dall’altra mi fa sentire anche molto responsabile, poiché so che la persona seguirà i miei suggerimenti e devo fare del mio meglio perché possa ottenere risultati soddisfacenti.
Forse in questo momento stai pensando che io sia un po’ matto: molto spesso mi sento dire “ma se regali la soluzione al problema durante una chiacchierata, come fai a monetizzare?”.
Ti spiego come va a finire, nella maggior parte dei casi. Tu aiuti una persona, lo fai genuinamente e al meglio delle tue possibilità. Tieni a mente che una persona, quando ti contatta la prima volta, è spesso “agli inizi” e non ha una situazione economicamente favorevole per fare investimenti su SEO o Web marketing. Quando però, grazie ai tuoi piccoli suggerimenti e al suo operato, ottiene dei risultati che gli permettono di monetizzare e di avere ciò che desidera, allora quella persona torna da te e chiede che tu la segua anche in futuro, ed insiste per pagare la tua consulenza, senza discutere il prezzo e pagandoti addirittura tutta la somma prima di iniziare.
In questo modo, sono sincero, ho ricevuto talmente tante richieste di lavoro da aver impegnato me e tutta la mia Web Agency in un calendario di lavori che vede i primi spazi liberi dopo mesi. E continuano ad arrivarmi richieste. Ma la cosa più bella non è questa, è una cosa incredibile che vedo accadere. Se aiuti le persone, dandogli valore come puoi e suggerendogli quello che faresti tu per monetizzare o migliorare il loro progetto, anche le persone che aiuti fanno lo stesso con altre.
Qui andiamo sul filosofico, ma perdona il mio fervore per un attimo e pensa: non sarebbe fantastico se, per quanto è nelle nostre possibilità, tutti trattassimo le persone con rispetto e con la sincera voglia di aiutare? Perché quando lo facciamo, e l’ho visto accadere, anche le altre persone fanno lo stesso con chi gli sta vicino e questo, davvero, migliora la vita di molte persone. Che ci stiamo a fare qui, altrimenti?
3) Un operatore professionista del web, ogni tanto stacca? Insomma, sei Ryuichi 24 ore al giorno, o qualche volta sei “solo”Marco?
Credo che Ryuichi e Marco siano la stessa persona. Considera pure che Ryuichi è un nome che mi ha affibbiato la community di Nanoda, il mio sito sui fumetti giapponesi. Sono conscio che il nome “Ryuichi” potrebbe far scappare a gambe levate alcuni potenziali clienti che credono sia una cosa “poco seria” avere un soprannome. Perché lo tengo, allora? Perché significa qualcosa: le persone della community di Nanoda, all’epoca più di 1.300 persone, hanno cominciato a chiamarmi così perché gli ricordavo un personaggio che era “Matto, ma che faceva di tutto per veder sorridere gli altri, aiutarli ed accompagnarli nella realizzazione dei propri sogni, senza rinunciare all’animo di un ragazzo”. Quando me l’hanno spiegato, ho deciso che avrei tenuto il nome e mi sono sentito veramente onorato di quello che mi avevano detto, sono stati davvero gentili.
All’epoca sul sito di Nanoda (che ricordo tratta di fumetti giapponesi) avevo cominciato a raccontare di come ero riuscito a portare 500.000 persone al mese sul mio sito, grazie alla SEO e ai contenuti di valore. Tanti ragazzi hanno espresso il desiderio di imparare come fare. Chi mi ha conosciuto in passato sa che ho portato avanti gratuitamente una piccola scuola sgangherata di Web Marketing, “Nanoda School” dove, con degli eventi live, spiegavo a più di 100 ragazzi quelle piccole cose che mi avevano fatto crescere.
Chi ha seguito all’epoca sa, che per un lungo periodo dopo quella esperienza, non ho più insegnato niente a nessuno. Sì, avrai capito che non è stata un’esperienza positiva.
Ma l’idea di mettere a disposizione quello che ho imparato agli altri mi è rimasta dentro, perché vedevo che chi applicava la stessa metodologia otteneva risultati ed era veramente felice. Quindi, non potendo sempre investire il mio tempo in continuazione, ho optato per la via più semplice: ho registrato tutto in tanti video che ho messo sul mio sito, sotto forma di video corso. Ci ho messo una vita prima di riuscire a fare tutto e ancora sto aggiungendo video su video per chi ha deciso di darmi fiducia e di entrare nel mio video corso.
4) Ogni tanto si leggono post di esperti che mettono in guardia verso imprecisati marketers “fuffaroli”. Visto che non fanno mai nomi, potresti aiutarci tu a capire chi potrebbero essere questi mascalzoni?
Mah, io credo vi siano due indicatori che ti dicono se ti puoi fidare di un professionista:
1) Ti mostra le prove che il suo lavoro funziona? Ti mostra nero su bianco quanto guadagna, cosa ha fatto, chi ha aiutato? Se la risposta è sì per me siamo già in sintonia. Se non ti mostra nulla di tangibile, allora per me è un campanello d’allarme.
2) Cosa dicono gli altri di quel professionista? L’oste non ti dirà mai che la birra è scadente, ma chi va a bere alla taverna sì. È vero che al giorno d’oggi molto spesso le persone si recano sul web solo quando sono scontente e vogliono esternare il loro disappunto, ma è altrettanto vero che vi sono persone così gentili da parlare bene di te, soprattutto se gli hai dato un aiuto concreto.
Quindi, se ti fa piacere seguire i miei consigli, chiedi le prove e guarda cosa dicono in giro del professionista a cui vuoi affidare il tuo business online.
5) In quali casi suggeriresti ad un imprenditore di spostare il proprio sito web su di un hosting dedicato, virtuale o in cloud?
Se hai fatto del tuo meglio per ottimizzare il codice HTML e CSS delle tue pagine, senza ridondanze e comprimendo il codice, e hai fatto in modo di servire i contenuti multimediali con il minimo del peso, sei già a buon punto per aumentare le prestazioni del tuo sito. Aggiungendo, dove possibile, un sistema di cache dei contenuti e uno studio grafico tale da rendere prestante il sito facendolo caricare in tempi brevi ottieni benefici per l’utente che visita il sito, perché non si scoccia ad aspettare che il tuo sito venga visualizzato.
Assicurati inoltre, guardando il log del tuo server, che non vi siano errori di PHP o query lente nel database che pregiudichino la risposta del server stesso quando carica le pagine del tuo sito.
Se, nonostante queste dovute accortezze, il tuo sito è ancora lento, allora potresti avere un traffico notevole ed il piccolo server condiviso che hai scelto potrebbe starti stretto.
Io andrei per gradi: prova a spostare il tuo sito su un VS (Virtual Server) e vedi come performa. Se ancora non basta, esiste il server dedicato, tutto per te.
In linea generale ti consiglierei di diffidare da tutti quei servizi super economici che per 5 euro l’anno ti offrono tutto illimitato, perché vicino a “illimitato” si nasconde l’asterisco. È come se io ti dicessi “puoi mangiare pane illimitato*”
*massimo una briciola al giorno.
Così muori di fame. Quando il tuo sito riceve un picco di traffico notevole, magari perché il tuo contenuto viene condiviso da un influencer importante, tu devi farti trovare pronto. Immagina di vendere un software per il fotoritocco, che viene recensito da tutte le testate giornalistiche italiane come un software rivoluzionario. Arrivano 100.000 persone in un colpo che lo vogliono acquistare! Sei ricco! No… perché il server non supporta il carico e si inchioda, lasciando il tuo sito inaccessibile per 10 ore. Tra 10 ore le persone si saranno dimenticate del tuo software, e avrai buttato l’occasione.
Se c’è una cosa su cui non devi risparmiare per il tuo business online, quella è proprio l’hosting.
6) Dicci la verità, i tuoi capelli sono sparati verso l’alto perché sono in avanscoperta!
“È un mondo magico …andiamo a esplorarlo”
7) In ultimo, saluto alla nazione. Cosa diresti a chi ha una buona idea da sviluppare attraverso il web?
Se hai un’idea che desideri sviluppare, mi permetto di suggerirti 6 domande che faccio alle persone che decidono di lavorare con me. Se il tuo progetto ha una risposta e rientra in più di 4 delle casistiche che ti propongo qui sotto, io credo che abbia ottime possibilità di essere un progetto di successo.
1. La tua idea coinvolge un pubblico di nicchia?
Una nicchia è un segmento di mercato. Può essere vasto o piccolo a livello di pubblico, ma deve essere precisamente indirizzato: il sito che vai a creare non deve essere un sito generalista.
2. Intercetti un reale problema / interesse o esigenza (PIE?) per cui le persone sarebbero disposte a pagare?
Per citare Robin Good, la PIE deve avere una di queste caratteristiche:
Risolve un problema specifico
Intercetta un Interesse specifico
Va incontro ad un’esigenza specifica
3. La tua idea e il sito che svilupperai si basano su qualcosa che sai fare bene?
Le persone hanno un feeling: si sente quando sai di cosa parli e se ne sei appassionato o se hai provato una nicchia solo per monetizzare.
Se non sai fare qualcosa e non hai le prove per dimostrare che lo sai fare bene devi prima procurartele e studiare a fondo.
4. Dipende da te?
Se il tuo sito può monetizzare solo da una fonte di guadagno (Es. AdSense e nient’altro) stai mettendo la tua possibilità di monetizzazione in mano a qualcun altro. Cerca sempre di pensare a più forme di monetizzazione per il tuo sito, in modo da non dover dipendere da qualcun altro. Inizia sempre un progetto considerando che potresti essere solo: quel progetto può funzionare solo con te? Se hai bisogno sempre di altre persone o realtà, sei a rischio.
5. Hai un fattore differenziante?
Il tuo sito e la tua idea sono qualcosa che non trovo altrove?
Qual è la cosa che ti differenzia? Questa differenza è tale da essere il tuo punto di forza?
Bastano anche piccole cose, ma devono essere davvero uniche: il fattore differenziante dovrebbe convincere anche te.
Non ti basta dire “è come Facebook ma più bello”, non saresti obiettivo.
Cerca sempre di tenere a mente che il fattore differenziante può essere la migliore arma per monetizzare.
6. È scalabile?
Puoi vendere lo stesso prodotto o servizio più volte senza rifarlo da capo? Il tuo sito può monetizzare senza che tu sia sempre lì?
Cerca di considerare che tutte le forme di monetizzazione non possono essere completamente automatiche, ma più lo sono più è facile far crescere il tuo business online.
E infine, un consiglio personale. Cerca di fare in modo che la tua idea sia orientata prima di tutto nell’aiutare realmente le persone che usufruiranno dei tuoi prodotti o servizi. Se ci riesci non solo fai del bene a tutti, ma creerai qualcosa che lascia il segno.
Fantastiche parole e spunti di riflessione! Grazie 🙂 E’ tempo di mettersi all’opera con focus … corro!
“Non sarebbe fantastico se, per quanto è nelle nostre possibilità, tutti trattassimo le persone con rispetto e con la sincera voglia di aiutare? Perché quando lo facciamo, e l’ho visto accadere, anche le altre persone fanno lo stesso con chi gli sta vicino e questo, davvero, migliora la vita di molte persone. Che ci stiamo a fare qui, altrimenti?”
Fantastico! 🙂
Santo subito!!!
E’ vero, una volta ero in difficoltà e Ryuichi Sakuma mi è stato di grande aiuto.
Grazie!!!
Non c’è cosa più nobile che servire.