Tutti sanno che un sito web realizzato con wordpress è facile da gestire sia dentro che fuori. Esiste infatti una folta comunità di sviluppatori che ci mettono a disposizione quasi sempre gratis tutte le estensioni possibili per fare del nostro sito web quel che vogliamo.
Che la necessità sia inserire un form multipagina nel sidebar, trasformare il sito in un e-commerce o creare reindirizzamenti a seguito di una migrazione server, esiste un’estensione concepita e sviluppata per risolvere il problema. La questione semmai è che possono nascere incompatibilità di vario tipo che finiscono con l’appesantire il server; ad esempio, un plugin può andare in conflitto (anche parziale) con un altro, oppure addirittura con la versione di wordpress in uso.
Ogni volta che scegli di utilizzare un plugin per wordpress, non limitarti a considerare come elemento di attendibilità il numero dei download, perché per quanto elevato possa essere, potrebbe non essere sufficiente a escludere un malfunzionamento basato su di un’incompatibilità con alcuni elementi del tuo sito web. Controlla piuttosto a quando risale l’ultima release del plugin in questione e se lo stesso è compatibile con la versione di WP che stai utilizzando.
Fai attenzione ai plugin che installi
Prima di installare il nuovo plugin sul tuo sito web, sarebbe indicato consultare anche la pagina di supporto del plugin stesso, per leggere le domande poste dagli altri utenti. Quanti hanno avuto problemi? Di che genere? I problemi si verificano in situazioni che presentano una configurazione di plugin simili a quelli che usi?
Accertarsi, o anche solo provare a capire se la nuova estensione causerà problemi permanenti al sistema in termini di rallentamento generale del sito o proprio di errori nella visualizzazione delle pagine, è un modo per evitare problemi spiacevoli come dover ricorrere al backup per ripristinare il sito web o peggio, buttare tutto giù e ricominciare da zero. Tieni presente che alcuni plugin apportano modifiche al core di wordpress che permangono anche se decidi di rimuovere il plugin in questione. Una volta che il danno è fatto, non è sempre facile tornare indietro.
Fai attenzione soprattutto se il tema che utilizzi è di ultima generazione, del tipo “vi stupiremo con effetti speciali e fenomeni paranormali”. Accertati che tutti i plugin che installi siano compatibili con il tema e con la versione di WP che usi.
A quali plugin fare attenzione?
È difficile fare una lista dei plugin incriminati, perché non è mai la singola estensione a causare problemi, ma il contesto in cui la si utilizza. In generale però è bene stare attenti ai seguenti plugin:
FancyBox for WordPress: può andare in conflitto con WooCommerce, creando diversi errori 404 su diverse immagini durante il caricamento delle pagine.
WP Page Navi: utile per la navigazione interna di un blog o di un sito e-commerce, ma effettivamente non indispensabile. Ci si accorge che dopo la sua rimozione il sito web risponde più velocemente.
Redirection: uno dei plugin più utilizzati per i reindirizzamenti su WP, di fatto può generare rallentamenti fastidiosi. Vale la pena prendersi un pomeriggio (o magari qualche giorno) per programmare il file htaccess a mano.
Jetpack by WordPress: Davvero un grande plugin, completo e funzionale, forse anche troppo, nel senso che le ultime versioni sono sempre più pesanti, ma c’era da aspettarselo. Anche in questo caso provando a spegnerlo se non a disattivarlo, ci si accorge spesso di una “ripresa” rispetto ai tempi di apertura di pagina.
W3 Total cache: In realtà questo plugin serve proprio a risolvere il problema, dal momento che gestisce la cache per la homepage, il database, i feed, tag e categorie, immagini ecc. Fai attenzione a configurarlo correttamente. Se ti limiti a installarlo sperando che faccia tutto da solo, potresti ottenere l’effetto opposto rispetto a quello desiderato, quindi un brusco rallentamento di tutto il sito.
Ottimizza il codice e gli elementi multimediali
Spesso viene consigliato a chi gestisce un sito web “pesante”, di migrarlo su server dedicato. Il suggerimento in linea di principio è corretto, ma se il sito è “pesante”, prima di pensare ad una migrazione, occorrerebbe ottimizzarlo, perché se la homepage da sola pesa 7 megabyte, il server dedicato non risolverà i problemi di lentezza nell’apertura di pagina. A questo scopo un primo test con GT Metrix potrebbe già fornirci informazioni utili sul rapporto tra peso della pagina web e velocità (o lentezza) nei tempi di caricamento.
Una volta chiaro questo aspetto, potrai ponderare con cognizione di causa se è il caso di scegliere un nuovo servizio hosting o se magari non sarà più opportuno concentrarsi sul migliorare la risposta del tema, magari escludendo i fogli di stile annidati dalle pagine in cui non vengono richiamati o fare in modo che le pagine del sito non presentino 4 immagini da 1 MB ciascuna.
Conclusioni
In quest’articolo abbiamo analizzato alcune cause di rallentamento dipendenti dai plugin, ma chiaramente questi non sono gli unici responsabili dei problemi legati alla lentezza di un sito web. Anche il server scelto gioca un ruolo fondamentale in questo processo. Inutile infatti creare un’ottimizzazione con i fiocchi della configurazione interna dei plugin per un sito web con migliaia di prodotti, se poi viene ospitato su di un hosting condiviso che costa 10 euro l’anno. Meglio una soluzione professionale che magari sia anche economica, come un server virtuale.
Come dire che servirà buon senso nel compiere scelte oculate su tutti i fronti da cui dipendono le performance del tuo progetto web. Non lasciare nulla al caso, tutto è importante!
E ‘istruttivo, grazie per la condivisione.
Ma vorrei raccomandare 2 Plugin si potrebbe trovare loro un utile è Avartan Slider: http://goo.gl/yXYaO7 e un altro plugin è Blog Designer: http://goo.gl/n8rB8B
Entrambi sono disponibili nella versione gratuita.