Gaetano Romeo, consulente di web marketing e SEO, (da poco tempo) direttore della nuova collana Digital Generation per il gruppo Maggioli, è l’uomo da contattare se avete in mente di scrivere un libro sui temi digital in questo periodo storico.
Gli ho fatto alcune domande sui focus lavorativi e su quest’ultima esperienza editoriale.
Ciao Gaetano ci racconti i tuoi attuali focus lavorativi?
Ciao Francesco, prima di tutto volevo ringraziarvi per lo spazio concesso, mi fa sempre molto piacere condividere la mia esperienza con diverse platee. Per rispondere alla tua domanda, oltre alla classica consulenza su svariati temi quali SEO, inbound marketing, Linkedin e growth hacking, sto dedicando molto del mio tempo alla formazione, sia in campo privato che universitario, ma soprattutto un ruolo che mi sta piacendo e prendendo particolarmente è quello di direttore della collana Digital Generation per il gruppo Maggioli Editore.
Ci descrivi il passaggio da SEO a Growth manager?
Più che un passaggio lo definirei un evoluzione quasi obbligata. Capiamoci bene, non è che io non faccio più SEO, anzi rappresenta il mio core business. Il problema è che sono una persona che ha sempre voglia di imparare nuove cose e quindi ho iniziato a documentarmi sugli altri canali dell’inbound marketing.
[adrotate banner=”1″]
Più li mettevo in pratica e più ottenevo risultati, quindi ho pensato di mettere le mie conoscenze a disposizione delle start-up per cercare di aiutarle in un processo di crescita più veloce e scalabile possibile, in poche parole a fare solo SEO mi annoierei troppo.
Come nasce la collaborazione con Maggioli e quali sono le finalità della nuova collana?
In un determinato momento storico i vertici di Maggioli si accorgono di avere un vuoto rispetto ai principali competitor, ovvero mancava una collana dedicata al digital marketing. Ci siamo conosciuti per altre cose, ma da una chiacchierata è venuta fuori la possibilità di creare da zero una nuova collana e di poterne essere il direttore, sinceramente non mi sono fatto sfuggire l’occasione. La collana ha come Mission quella di creare dei manuali leggeri e agili pronti per l’uso, quindi i nostri autori hanno come diktat quello di evitare inutili giri di parole solo per aumentare le pagine, infatti non troverete mai testi che vanno al di là delle 250 pagine. Un altro fattore importante è il pricing, riteniamo che i libri di questo settore debbano restare, dove è possibile, sempre sotto la soglia dei 19 euro, al di là ci sembra esagerato.
Esistono problemi ricorrenti nelle startup che si comunicano attraverso il web?
I problemi nelle start-up possono essere diversi, di sicuro c’è che ce ne sono sempre molti, ma se dovessi farti una classifica potrei dirti; team poco competenti e poco amalgamabili tra loro, idee confuse, MVP difficili da validare, il dimenticare che una start-up rimane pur sempre un’azienda e che con la fiscalità bisogna avere a che fare, questo fattore spesso è troppo trascurato, ovviamente mancanza spesso di budget per cercare di validare le idee.
Quali sono i canali che ritieni più interessanti in questo momento per fare branding?
Bella domanda! Dipende sempre da chi sei, cosa fai e soprattutto cosa vuoi raggiungere. Rimanendo nella nostra nicchia sicuramente Linkedin rimane il canale principe, non sottovaluterei nemmeno Facebook e Instagram, quest’ultimo non è per tutti. Una buona strategia di digital PR aiuta sicuramente se ben coniugata con una presenza nei posti che contano vedi interviste, video, podcast e webinar. Quello che però voglio rimarcare è che lavorare di brand non vuol dire essere presenti ovunque soltanto per farsi vedere, ma dare contributi di valore alle conversazioni.
In ultimo, hai letture da consigliarci?
Oltre ai miei due ultimi libri, concedimi il momento Giorgio Mastrota, L’algoritmo di Linkedin e SEO per e-commerce non posso che consigliarti tutti i libri della mia collana, inoltre ti consiglio quello che a me ha cambiato la vita lavorativa “strategie di oceano blu”.