Un mondo di stories, di Ezio Totorizzo

Ezio Totorizzo

Ezio Totorizzo

Ezio Totorizzo è un digital strategist specializzato sui social media e sull’influencer marketing. È autore di Un Mondo di Stories, uscito per la casa editrice Flaccovio.

Dal momento che l’importanza degli argomenti che stai per leggere è difficilmente sopravvalutabile, ho colto l’occasione per fargli alcune domande su come ha organizzato il libro, ma anche e soprattutto sul percorso storico delle narrazioni aziendali a cavallo tra mondo pre e post digital. Eccovi le sue risposte.

 

Ciao Ezio, ci racconti i tuoi attuali focus lavorativi? 

Buongiorno a te e ai lettori e grazie mille per il tuo invito.

Sono un Digital Strategist pugliese e curo strategie e creazione di progetti digital per brand e aziende che hanno la necessità di innovarsi nella comunicazione online, con un focus su social media marketing e influencer marketing.

Mi occupo di formazione in ambito aziendale e sono docente in master e corsi universitari, come quello che ho tenuto quest’anno per il Corso di Laurea Specialistica di Marketing presso l’Università degli Studi di Bari dal titolo “Special Topics in Marketing”.

Al momento sono impegnato con brand ed enti del turismo per la creazione di progetti di influencer marketing, oltre che con aziende nel settore automotive e lifestyle in qualità di supporto strategico ai team marketing per lo sviluppo di progetti digitali.

 

Com’è strutturato il tuo libro sulle Stories? E a chi è rivolto?

Il mio libro “Un Mondo di Stories” edito da Dario Flaccovio, è nato dall’esigenza di analisi del fenomeno delle Stories che nel 2016 ha modificato completamente lo scenario comunicativo nel digitale.

Un mondo di Stories è il primo libro in Italia ad approfondire il fenomeno delle Stories, passando attraverso l’uso di Filtri, Dirette, Gif e Reels; per questo ho pensato di creare un testo che fosse ricco di consigli pratici ed esercizi, pareri di esperti del mondo digitale come giornalisti, influencer e fotografi. È costruito come un manuale che possa aiutare il lettore ad accendere i riflettori sulla propria Storia dandogli le istruzioni per sfruttare al massimo i nuovi strumenti digitali come i filtri in realtà aumentata, per la creazione di un palinsesto di dirette nonché una strategia di contenuti per rendere le proprie Stories uniche.

Durante le mie lezioni come formatore di Digital Marketing, rivolte a studenti e imprenditori, mi veniva spesso chiesto di fornire loro strumenti di supporto allo studio per meglio comprendere tutti i trend dei New Media. Proprio per questa ragione, nel 2020, ho proposto all’editore di lavorare su questo linguaggio comunicativo presentando il progetto del primo libro sulle Storie. 

 

Come funzionavano le narrazioni del brand prima dei social network?

Prima dei social network, i brand davano alla comunicazione offline e ai media tradizionali quali carta stampata, tv, radio ed eventi il ruolo principale di far conoscere l’azienda in modo da raggiungere i propri obiettivi di business in maniera strategica.

Lo spartiacque creato dall’introduzione dei social network ha portato per la prima volta una maggiore partecipazione del cliente alla vita aziendale che, in maniera innovativa, attraverso commenti e interazioni, ha la possibilità di esprimere il proprio gradimento verso il prodotto o servizio.

La voce del consumatore è oggi il focus di tutte le strategie di marketing e quindi l’ascolto e l’interpretazione delle richieste e dei messaggi sono importantissimi per chi decide di comunicare con il digitale. Oggi si è in possesso di tantissimi strumenti che, in maniera diversificata, possono raggiungere audience differenti e ben targettizzate.

 

Qual è l’ingrediente segreto per fare comunicazione di brand sui social?

Questa è una bella domanda, per quanto se custodissi il segreto su una comunicazione vincente per i brand sui social cercherei di non svelarlo! A mio avviso non esiste una formula prestabilita applicabile a tutti i brand, ma ci sono un insieme di fattori da prendere in considerazione quando si ha voglia di comunicare attraverso i social network in maniera ottimale. Tra questi:

  • Consumatore. È necessario impostare una comunicazione e delle strategie che parlino al nostro consumatore di riferimento. Questo è necessario sia per una buona strategia dal punto di vista del content, sia per una strategia di adv social 
  • Empatia. Creare una comunicazione in grado di suscitare emozioni, con l’obiettivo di accorciare le distanze tra impresa e consumatore arricchendo il racconto aziendale con momenti che solitamente, seppur di grande impatto, sono poco mostrati.
  • Qualità. I contenuti devono sempre essere sia di grande qualità che far parte di una strategia di marketing complessiva che possa unire il mondo digitale e quello offline favorendo una grande pianificazione dell’azienda. 

 

Quali sono gli errori più comuni nella costruzione della brand identity? 

Tra gli errori più comuni c’è quello di una mancata analisi della propria identità, dei propri valori e di quello che si ha voglia di comunicare. Tutto questo deve assolutamente essere riconoscibile quando comunichiamo, quando ci presentiamo e quando raccontiamo di noi come azienda. Sempre più spesso osserviamo brand che per seguire trend non si rendono conto di venir meno alla propria filosofia aziendale e identità, e questo è sicuramente deleterio per l’azienda stessa. Il non essere in grado di ascoltare e comunicare alla propria audience è un altro errore molto frequente e, a mio avviso, anche grave perché non ci permette di raggiungere gli obiettivi prefissati.

 

In ultimo, ci lasci qualche indirizzo per rimanere aggiornati sul tema?

Trovo molto utile seguire account come @marketing_espresso che, in diverse modalità e con svariati format, riesce a dare brevi pillole sulle tematiche del mondo del marketing in grado di far riflettere nonostante la frenesia del quotidiano.

Suggerisco anche l’account di @libridimarketing, e il blog omonimo, dedicato alle recensioni di testi dedicati al marketing così da poter rimanere sempre aggiornati sulle nuove uscite e sulle tendenze nel mondo dell’editoria di settore oltre che su un numero vastissimo di argomenti e novità.

Alcune personalità del mondo digitale che invece leggo con piacere per rimanere sempre aggiornato sia su temi di attualità che rispetto all’utilizzo innovativo del social sono:

Felice Florio, giornalista di Open Giornale Online, che riesce a raccontare in maniera chiara e diretta il mondo della politica italiana attraverso pillole in Stories;

Nicolò Andreula, autore e consulente strategico, che con le sue chiacchierate digitale su futuro e lavoro è sempre di grande ispirazione per l’evoluzione del mondo digitale. 

Grazie mille per questa chiacchierata e vi aspetto sui miei canali come Ezio Totorizzo o @EzioMrLifestyle. 

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