5 considerazioni sulla mega migrazione da Tumblr a WordPress

WordPress e l’acquisizione di Tumblr: 500 milioni di blog sono pronti alla più grande migrazione della storia del web?

WordPress, attraverso la sua società madre Automattic, ha recentemente annunciato la migrazione di Tumblr su WordPress, segnando un’importante svolta nel panorama dei blog.

Automattic infatti, fin dall’acquisizione della piattaforma nel 2019, studia un piano di migrazione da Tumblr a WordPress di oltre 500 milioni di blog. Una mossa strategica significativa e che si configura come una delle più imponenti migrazioni tecniche nella storia di Internet, con implicazioni che vanno ben oltre l’aspetto puramente tecnico.

Ecco la dichiarazione ufficiale:

“Non stiamo parlando di cambiare Tumblr. Non stiamo trasformando Tumblr in WordPress. Ciò vanificherebbe lo scopo. Abbiamo acquisito Tumblr per trarre vantaggio dalle sue differenze e dai suoi punti di forza, non per annacquarlo. Amiamo l’esperienza semplificata di Tumblr e la sua attuale direzione di prodotto. Non lo cambieremo. Stiamo parlando di eseguire il backend di Tumblr su WordPress. Dall’esterno non si noterà nemmeno la differenza.”

La notizia della migrazione è passata un po’ in sordina in Italia, per questo ce ne occupiamo noi, con 5 considerazioni che speriamo vi aiuteranno a farvi un quadro più chiaro della questione.

Analisi delle implicazioni aziendali interne di Automattic

L’acquisizione di Tumblr da parte di Automattic, il colosso che ha inventato e sviluppato WordPress, non rappresenta solo un’operazione tecnica, ma apre nuove prospettive commerciali e strategiche.

Automattic avrà ora l’opportunità di offrire i suoi plugin, servizi e relativi abbonamenti premium a una vasta base di nuovi utenti, ampliando così il proprio mercato di riferimento.

L’espansione della base utenti di WordPress consente non solo ad Automattic, ma anche a sviluppatori terzi, di proporre estensioni innovative.
Questo incremento può essere il motore per stimolare la creatività e l’innovazione, permettendo di sviluppare soluzioni sempre più personalizzate, rispondenti alle esigenze di una comunità in continua crescita, oltre che migliorare l’esperienza complessiva degli utenti.

Scrren migrazione da Tumbrl a WordPress

Opportunità per gli sviluppatori di plugin

In questo scenario di apertura, ovviamente c’è il lato economico in gioco.

Da una parte si preannunciano prospettive di crescita per i plugin proprietari di Automattic: il più famoso è sicuramente Jetpack, che ha milioni di installazioni attive. Ma non dimentichiamoci che Automattic percepisce le royalties sulle vendite dei plugin a pagamento e in più ha delle collaborazioni molto attive con alcuni plugin considerati tra i più importanti, come ad es. Yoast SEO: non tutti sanno che il fondatore di Yoast, Joost De Voolk è nel board di Automattic e la stessa cosa accade al contrario per Matt Mullenweg: il padre di WordPress è infatti consigliere di amministrazione della società di Yoast.

Sarà la più grande migrazione della storia del web

Nonostante gli strumenti sviluppati da WordPress, la migrazione presenta ancora delle sfide tecniche che richiedono attenzione e competenza.

La trasformazione dei template da Tumblr a WordPress su 500 milioni di blog, spesso amatoriali e fatti da persone non addette ai lavori, può comportare problemi di compatibilità e perdita di dati, che potrebbero influire negativamente sull’integrità e sulla funzionalità dei contenuti migrati.

È essenziale che gli utenti siano pronti a risolvere eventuali problemi di formattazione e integrazione dei contenuti, garantendo così una transizione fluida e senza intoppi. Nonostante la presenza già oggi di tool che dovrebbero effettuare la migrazione in automatico, appare improbabile che tutto fili liscio e non sappiamo ancora come si svilupperà la cosa.

La migrazione aprirà nuovi orizzonti, consentendo di diffondere progetti su molteplici piattaforme. Creare per una e adattare per altre diventerà un processo fluido. Quest’approccio versatile amplierà la portata del lavoro, rendendo la condivisione cross-platform una realtà accessibile e efficiente. Sia Tumblr sia WordPress sono costruiti a partire da PHP, ma è chiaro che ci sono anche tutta una serie di elementi che vanno modificati e ampliati nelle proprie capacità, in maniera tale che le due piattaforme possano dialogare e sfruttare l’una quello che viene fatto per l’altra.

Best practices per preservare il ranking e la visibilità

Siamo sicuri che tutti i dati strutturati saranno mantenuti?

Stessa cosa per le interfacce e le funzionalità. Se il progetto utilizza librerie specifiche o integra plugin non disponibili su entrambe le piattaforme, sarà necessario adattarle in modo tale che siano fruibili su entrambi i sistemi. Tutto ciò richiederà una pianificazione accurata ed una attenzione costante al fine di garantire un risultato ottimale.

La migrazione verso la condivisione cross-platform comporta vantaggi pratici, come ad esempio la possibilità di lavorare in team più ampi e diversificati. Ma le sfide che attendono questo passaggio non sono affatto semplici e personalmente sono curioso di vedere come si svilupperà questo passaggio.

Non mi dilungo sullo snocciolare checklist che potrebbero aiutare in questo passaggio, perché prima bisognerà vedere come procederà la cosa. A oggi, fare SEO su blog come quelli di Tumblr appare ostico, perché quello che manca è il pieno controllo della situazione: al di là di parametri di massima piuttosto generici (ok sitemap e robots.txt automatizzati, ma poi?), bisognerà vedere se ci saranno evoluzioni in questo senso. Probabilmente Tumblr non è nemmeno il target per fare SEO come dio comanda. Ma tecnicamente la questione è interessante.

La promessa è che, per gli utenti, tutto rimarrà invariato. La vera trasformazione avverrà dietro le quinte, nella parte che sostiene l’intera struttura. Con questo cambiamento, gli strumenti e le funzionalità sviluppati per WordPress, una volta completata la migrazione, potranno essere facilmente integrati anche in Tumblr. Allo stesso modo, le innovazioni pensate per espandere Tumblr potranno essere adattate per arricchire WordPress. Però c’è un però: è che siamo alle promesse e agli annunci. Staremo a vedere.

La sfida si giocherà sul supporto tecnico

Se in una situazione di migrazione standard affidarsi un provider hosting competente sull’assistenza, come ad esempio FlameNetworks, è la soluzione più ovvia per affrontare un cambio di spazio web, non si può pretendere un’assistenza targata WordPress sulla migrazione di 500 milioni di blog. Men che meno se stiamo parlando di un’assistenza personalizzata o via chat o via ticket. Molti utenti molleranno la sfida, perché magari hanno dei blog “dormienti” o in stato di totale abbandono. Altri utenti più avanzati si affideranno a tutorial preconfezionati dal team ufficiale, altri ancora si informeranno nei forum su Discord o su Quora.

Resta il fatto che si tratta di una grande sfida, che probabilmente gioverà comunque a WordPress, in termini di branding. E sappiamo che già oggi più del 60% dei siti mondiali sono sviluppati su questa piattaforma.

L’acquisizione di Tumblr da parte di WordPress non solo ridefinisce il panorama dei blog, ma offre anche nuove opportunità e sfide per sviluppatori e utenti. Questo evento sottolinea l’importanza di un supporto tecnico adeguato ai fini di una migrazione di successo e mette in luce le potenzialità di crescita e innovazione che derivano dall’integrazione di due piattaforme così influenti nel mondo del blogging.

A cura di 

Pistakkio, agenzia SEO in Toscana

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