Social media marketing, da zero

Sonia Santoro lee

Sonia Santoro lee

Sonia Santoro Lee lavora dal 2013 come digital marketing strategist, formatrice e consulente per PMI e startup innovative, aiutando le aziende a tracciare e costruire la loro strategia di Digital Marketing per raggiungere gli obiettivi di business.

È la fortunata autrice di Social Media Marketing da zero, un testo edito da Flaccovio per chi inizia e non solo. Le ho chiesto di parlarcene e di raccontarci i suoi punti di vista su questa disciplina, ultimamente molto discussa.

Ciao Sonia, ci racconti i tuoi attuali focus lavorativi?

Da un po’ di anni mi occupo principalmente di sviluppare strategie di marketing digitale per varie realtà imprenditoriali che vogliono approcciarsi all’online in maniera professionale, oppure migliorare il rendimento delle loro attività già esistenti. Oltre ad avere una verticalità sugli aspetti legati ai social media nel marketing, ho una conoscenza ampia di tutta la sfera del digitale. 

Faccio quindi questo tutti i giorni in Studio Samo, l’agenzia di Digital Marketing di Bologna che molti conosceranno per la sua ampia offerta formativa online e offline, dove ricopro il ruolo di Digital strategist e Head of Social Media.

Oltre ai progetti imprenditoriali più maturi che incontro lavorando in Studio Samo, mi piace occuparmi di startup innovative, soprattutto in early stage ovvero quando tutto è da scoprire, costruire e sviluppare. Per questa ragione la mia ultima esperienza formativa è stata un Executive Master in Entrepreneurship presso la Bologna Business School.   

Come hai strutturato e a chi si rivolge il tuo “Social media marketing da zero?”

Social Media Marketing da Zero fa parte di una nuova collana di libri firmata Studio Samo e pubblicata da Flaccovio editore, una sinergia tra le due realtà che esiste da molti anni che è sfociata in questi nuovi titoli sul digital marketing dedicati ai non esperti di settore. 

Il libro è un breve ma intenso viaggio nell’ecosistema dei social media, è stato appositamente scritto per essere una lettura leggera, comprensibile a tutti ma ricca di contenuti. 

L’obiettivo di Social media marketing da zero è infatti quello di accompagnare chi non sa nulla o poco dell’argomento ad iniziare con il piede giusto nell’approfondire la materia, sia che voglia diventare un professionista dei social, sia che voglia sfruttare le piattaforme per un progetto personale. Mi vengono quindi in mente giovani ragazzi che devono scegliere un percorso professionale e non sanno se quello del digital marketing, in particolare dei social, faccia al caso loro, oppure anche piccoli e medi imprenditori che vogliono capire meglio le opportunità e le crude e vere realtà dietro l’uso dei social nel marketing online.  

Il testo è stato suddiviso in due parti. La prima parte è davvero un viaggio nel passato alla scoperta di come si sono sviluppati i social media, e come siano diventati ottimi strumenti di marketing. Sono convinta che per chi voglia capirci qualcosa oggi del social media marketing, non può ignorare la storia delle piattaforme, della loro espansione e trasformazione nel tempo. 

Se non si conosce il passato non è possibile leggere il presente, e così immaginare il futuro.  

La seconda parte invece tratta singolarmente le principali piattaforme social. Naturalmente l’obiettivo del libro non è quello di andare accademicamente nel profondo di ciascun social, bensì di far emergere le principali caratteristiche e peculiarità, così come suggerimenti su come sfruttare il singolo canale per i propri obiettivi di marketing.  

Come si evolve il mondo del lavoro per i social media marketers?

Tutto il mondo digital è in costante trasformazione, difficile dire se in meglio o in peggio, e così a ruota anche le professioni legate all’online. 

Quello del social media marketer è forse una delle figure che nel tempo ha visto più trasformazioni, o meglio mutazioni per adattarsi alla richiesta del mercato. 

In principio era colui che faceva finta di lavorare scrivendo post su Facebook, che le aziende non sapevano se ne avessero bisogno oppure no, e spinti dalla certezza di non voler rimanere indietro, e dall’incertezza delle reali mansioni della professione, assoldavano un/a stagista a pubblicare aggiornamenti sulla fanpage.

Oggi è ancora una figura molto richiesta ma noto che spesso viene ibridata con altre skill, ad esempio quello dell’advertiser e del content creator. C’è infatti la tendenza a usare social media manager per indicare impropriamente quello che fa marketing e comunicazione online

Sicuramente chi si occupa di social media per il marketing online, oggi deve avere una marcia in più, ovvero avere la capacità di leggere e analizzare i dati per sviluppare strategie e avviare campagne paid.  

Quali social prenderanno più piede nel 2023 e chi ne dovrebbe approfittare?

Beh sicuramente TikTok è all’apice del suo successo, non è una piattaforma per tutti, ma è sicuramente il social che ad oggi permette di raggiungere obiettivi sia quantitativi che qualitativi, e se lo si fa bene senza spendere soldi in adv. 

È un social difficile per le aziende perché necessita di una mole di contenuti mai vista prima. E le regole che governavano i più tradizionali FB e IG non valgono più. Chi vuole davvero usare TikTok per la propria attività deve metterci tanto impegno, e sicuramente una risorsa dedicata alla creazione dei contenuti video. 

Sarà una grande sfida per le aziende, non tutti hanno avuto ancora il coraggio di buttarsi. La paura di essere fuori luogo e fare una brutta figura c’è, ed è una paura ragionevole e fondata.  

Quali sono i principali errori nell’approccio alla disciplina del SMM?

Ci sono due approcci sbagliati verso il SMM che ho visto ripetersi negli anni.

Il primo è pensare che pubblicando sui social la propria azienda automaticamente venderà di più, quindi danno automaticamente più importanza a quanti post vengono pubblicati alla settimana ignorando tutto il processo di analisi dei dati e sviluppo di una strategia di marketing. 

Il secondo è pensare di poter raggiungere risultati tangibili senza fare investimenti in pubblicità a pagamento. Ormai sappiamo tutti che i post pubblicati in organico, ovvero post non sponsorizzati, hanno una capacità di copertura ridotta al minimo.

Entrambi partono dall’idea sbagliata che i social siano la panacea ai mali dell’azienda. Sono infatti punti che emergono nel mio libro, proprio perché chi conosce poco il mondo del social media marketing ha una percezione e una comprensione distorta delle piattaforme, delle loro funzionalità e opportunità. 

In ultimo, ci lasci qualche risorsa per rimanere aggiornati?

Innanzitutto lo stesso libro Social media marketing da zero vedrà nuove uscite e aggiornamenti per poter stare al passo delle continue trasformazioni in campo. Poi per chi volesse approfondire e fare un passo più profondo verso la materia social ma non solo, la piattaforma di e-learning Studio Samo Pro e il blog di Studio Samo sono ottime fonti di aggiornamento e studio. 

Lo so sono di parte, ma lo penso davvero

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